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Sprazzi del Mago, Toronto vince
I Raptors battono i Celtics e agguantano la parità (22-22) tra vittorie e sconfitte, tenendo la testa dell'Atlantic Division. Bargnani, debilitato, segna 7 punti, con 3 rimbalzi e 3 assist

TORONTO (Canada), 27 gennaio 2007 - I Toronto Raptors, rifilando la decima sconfitta consecutiva ai Boston Celtics, agguantano la parità tra vittorie e sconfitte (22-22) in questa stagione, un traguardo importante che a parte il 2-2 di inizio novembre non si verificava da tre anni per la franchigia canadese. Su tutti due giocatori, Anthony Parker autore del suo massimo in carriera con 23 punti, e Chris Bosh, fresco di nomina nel quintetto titolare dell’Est all’All Star Game di Las Vegas, motivo in più per festeggiare una settimana estremamente positiva per Toronto. La partita era filata via liscia nel primo quarto con i padroni di casa in pieno controllo della gara, complice un buon avvio di Andrea Bargnani che dopo un fallo dubbio serve Anthony Parker per una delle sue sette triple della serata, e poi infila due canestri (una tripla e uno dalla media distanza) contribuendo al vantaggio parziale (24-17). Boston però si fa avanti con il rookie Allan Ray che segna 14 punti in altrettanti minuti e con Al Jefferson che crea non pochi problemi alla difesa di Toronto. Bargnani è reduce dall’influenza e si vede soprattutto nei tiri da tre per la maggior parte corti, segno che le gambe non ci sono. Nel secondo quarto ne sbaglia due di fila per poi lasciare il posto a Bosh che invece ci prova da tre e segna (44-30). Il Mago rientra per Nesterovic negli ultimi quattro minuti del primo tempo in cui il ferro gli ribatte tre triple e il suo unico canestro nasce da un sottomano in traffico. Un suo secondo assist permette a Parker di infilare la retina dalla lunga distanza (49-3[SM=g27989], ma i Celtics restano vivi con un buon finale di quarto e riducono le distanze con tre punti di Green allo scadere del tempo (49-43).
Boston impensierisce i Raptors con un terzo quarto brillante in cui approfitta dell’appannamento offensivo di Toronto e nel momento dell’aggancio (67-67) il pubblico spazientito fischia i giocatori in campo. Il gioco dei Raptors è troppo perimetrale (29 tiri da tre in totale) e gli errori al tiro si accumulano alla pigrizia difensiva. Di nuovo in campo per cinque minuti nel terzo quarto, Bargnani incide poco sulla partita (un errore al tiro e due rimbalzi), mentre tra gli ospiti Al Jefferson è una spina nel fianco della difesa di Toronto. Nei primi 30 minuti di gioco Jefferson produce 20 punti (10/15), 10 rimbalzi e 5 assist permettendo a Boston di chiudere il quarto in vantaggio (69-71). Nell’ultimo quarto sono sufficienti alcuni aggiustamenti per riportare la partita in carreggiata: Garbajosa è un mastino in difesa, i suoi recuperi e la sua aggressività contagiano il resto del quintetto, mentre in attacco Toronto capisce che è il momento di servire Chris Bosh e di attaccare il canestro. L’intensità difensiva provoca otto palle perse a Boston nel quarto e Jefferson sparisce dalla gara. I Raptors ritrovano fiducia e tornano a segnare da tre con Peterson e Parker. La partita è virtualmente chiusa a due minuti dal termine con Toronto a più 11, anche se la scelta di Mitchell di togliere i titolari nel finale dà qualche brivido in più alla gara con Boston che torna a meno 4, ma Calderon è freddo dalla lunetta e mette il suo sigillo sul risultato finale di 96-90.
Toronto: Bosh 26 punti e 8 rimbalzi, Parker 23, Peterson e Calderon 10. Andrea Bargnani 7 punti (2/4 da due e 1/6 da tre), 3 rimbalzi, 3 assist, 2 falli.
Boston: Jefferson 20 punti e 10 rimbalzi, Ray 17, West 15.



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28/01/2007 15:42
 
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Bargnani stecca, Toronto anche
Il Mago, debilitato dall'influenza, gioca 22' e segna solo 2 punti, Toronto non ha scampo contro Indiana (102-84). Ai Raptors non basta il solito grande Bosh

NEW YORK (Usa), 28 gennaio 2007 - Sempre privi di TJ Ford, out a causa di un problema alla caviglia destra, i Raptors, reduci da nove vittorie nelle ultime 12 partite, riescono a tenere il ritmo dei Pacers solamente nel primo tempo. Nella ripresa però la squadra di casa piazza lo sprint e Toronto deve alzare bandiera bianca. Indiana vince 102-84.
Primo tempo decisamente anonimo per Andrea Bargnani. Forse i postumi dell’influenza non sono totalmente smaltiti, l’azzurro comunque non può contare su giochi offensivi disegnati per il suo tiro ma qualche opportunità in attacco arriva lo stesso. Andrea entra in campo a 3’16’’ dalla fine del primo quarto a sostituire Chris Bosh. In difesa il romano si alterna su Jermaine O’Neal e Jeff Foster e non concede molto, ma in attacco non riesce a trovare ritmo. Quattro conclusioni, due delle quali dalla lunga distanza, e nessun canestro. Anche a Indianapolis però Bargnani mostra di saper trattare la palla con i guanti e serve diversi palloni interessanti. Lo zero nella tabella degli assist e’ dato solamente da un paio di errori da sotto di Garbajosa e Bosh, ma l’azzurro anche quando il tiro non entra si sa rendere utile in attacco.
Se i punti di Bargnani non arrivano, nel primo tempo coach Mitchell si può consolare con la sorprendente produzione di Rasho Nesterovic. Lo sloveno, infatti mette a referto 10 punti nei primi nove minuti della gara. Indiana risponde con i canestri di un discreto O’Neal. Bosh, però, non si nasconde e così Toronto riesce ad andare al riposo avanti 40-39.
La ripresa inizia nel segno di Danny Granger. I Raptors non sembrano considerare il tiro dalla lunga distanza del giocatore di Indiana che così li punisce trovando la retina con tre comode triple nei primi cinque minuti del terzo quarto. Indiana così prende in mano le redini del match. Bargnani torna in campo a 5’28’’ dalla fine della terza frazione quando Garbajosa si vede fischiare il suo terzo fallo e prima fallisce una conclusione dalla media distanza poi però trova i suoi primi e unici due punti del match con un canestro di pregevole fattura dal perimetro. Ma Indiana ha ingranato la marcia giusta e non si ferma più. Il veterano Darrell Armstrong e il nuovo acquisto Mike Dunleavy firmano canestri importanti nell’ultimo quarto e i Pacers prendono il largo e mettono il risultato in cassaforte a metà del quarto periodo. Andrea Bargnani così chiude una gara poco brillante con due punti (1/4 da due e 0/2 da tre) e un recupero in 22’ di gioco.

Indiana: O’Neal 21 (6/14), Granger 18, Dunleavy 15. Rimbalzi: Murphy, Foster 12. Assist: O’Neal 7.
Toronto: Bosh 26 (8/19). Rimbalzi: Bosh 12. Assist: Calderon 10.
Simone Sandri



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28/01/2007 20:25
 
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oggi era dalla Ventura e le ha anche regalato la maglia



MICHELA
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Bargnani matricola del mese
Andrea è stato scelto come la miglior matricola della Eastern Conference a gennaio: per lui 11,1 punti e 3,6 rimbalzi di media. A Ovest scelto Brandon Roy


NEW YORK, 2 febbraio 2007 - Andrea Bargnani è stato eletto matricola del mese per gennaio nella Eastern Conference. E' la prima volta che il giocatore italiano dei Toronto Raptors riceve il riconoscimento, a dimostrazione della sua sempre maggior concretezza. Con lui è stato scelto, per la Western Conference, Brandon Roy che è anche uno dei suoi rivali più accreditati nella corsa all'ambito triofeo di matricola dell'anno.
Bargnani, prima scelta assoluta del draft dello scorso giugno, ha chiuso gennaio con 11,1 punti e 3.6 rimbalzi di media, risultando il miglior realizzatore tra i panchinari dei Raptors per sei volte e andando 10 volte in doppia cifra per punti segnatie. Attualmente Bargnani è il terzo miglior realizzatore tra le matricole con 10,2 punti di media, il terzo nella percentuale ai liberi (83,7%), il quarto per minuti giocati (23,2) e stoppate (0,89) e il nono rookie come rimbalzi di media (3,7).
Questo un riepilogo delle migliori prestazioni del Mago nel mese appena concluso:
9 gennaio - New Jersey-Toronto 101-86: 22 punti e 3 rimbalzi
12 gennaio - Toronto-Boston 90-77: 10 punti, 7 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate
21 gennaio - Toronto-Charlotte 105-84: 14 punti, 3 rimbalzi, 1 stoppata
31 gennaio - Toronto-Washington 119-109: 14 punti, 3 rimbalzi, 1 stoppata, 4 assist.



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02/02/2007 17:53
 
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Bargnani, festa da All Star
Il Mago segna 14 punti in 24 minuti e onora la chiamata per la gara delle stelle. Ma è il play Calderon, il grande escluso dalle convocazioni, la chiave del successo di Toronto su Washington

TORONTO (Can), 1 febbraio 2007 - Toronto vince e convince battendo nettamente (119-109) Washington, squadra leader della Eastern Conference, con una prova di grande carattere. Una prestazione eccellente per i Raptors con il massimo stagionale di punti segnati in un quarto (43 nel terzo), oltre al record in carriera per uno straordinario Jose Calderon autore di 24 punti conditi da 11 assist.
Calderon si è ampiamente consolato della mancata selezione nella squadra dei sophomore per il Rookie Challenge di Las Vegas reggendo magnificamente il confronto con Gilbert Arenas, deludente malgrado le dichiarazioni della vigilia in cui "Agent Zero" aveva espresso un grande desiderio di rivincita, collegando la sconfitta di inizio gennaio a Toronto ai bagordi della sua festa di compleanno. Invece per una sera la vera stella è stato il regista spagnolo.
A dir la verità le stelle dei Raptors sono state due, una più brillante dell’altra, con Chris Bosh che ha disputato una partita mostruosa rendendo tutto più facile per Toronto, sempre in vantaggio e in controllo della gara.
Il texano, dopo aver sbagliato i primi quattro tiri, ha infilato una serie impressionante di quindici canestri consecutivi compreso l’highlight della gara, un lancio clamoroso a tutto campo sulla sirena dell’intervallo, che ha portato Toronto avanti di otto dopo aver sprecato un vantaggio di 15 punti. Bosh ha infilato 16 punti nel solo terzo quarto.
In tutto questo è passata in secondo piano la prova positiva di Andrea Bargnani, in ripresa dopo le ultime gare sottotono, che malgrado le percentuali non esaltanti ha dato una mano importante soprattutto nel terzo quarto, quello del ko definitivo, in cui ha prodotto
nove punti ed è stato perfetto dalla lunetta (5/5). Il Mago, ancora impreciso dalla lunga distanza, è sembrato molto concentrato e ha dato comunque il suo contributo con buoni passaggi e grande movimento in attacco, con qualche bel canestro tra cui uno in contropiede con tiro libero aggiuntivo e uno in mezzo all’area. Prima dell’ultimo quarto Bargnani aveva già 14 punti e il 50% al tiro, poi ha commesso quattro errori di fila prima di essere sostituito.
Arenas ha invece raddrizzato le sue cifre a partita ormai compromessa dopo essere stato tenuto a soli 6 punti nel primo tempo. Washington ha pagato la propria supponenza e l’assenza di Antwan Jamison, ma anche la zona-colabrodo a lungo schierata da coach Jordan contro cui Calderon, Peterson e gli altri sono andati a nozze totalizzando alla fine un ottimo 59% dal campo. Nel secondo tempo Toronto ha raggiunto un vantaggio massimo di 16 lunghezze. Il regista titolare T.J. Ford è tornato a disposizione di Sam Mitchell dopo l’infortunio alla caviglia, ma avendo solo un allenamento nelle gambe negli ultimi nove giorni, prima della partita ha concordato con il coach un utilizzo limitato dando così il semaforo verde a Calderon: "Quei due ragazzi si conoscono e si rispettano – ha sottolineato Mitchell – Ne parliamo sempre e l’ho ripetuto a Jose prima della gara. Ford ha un grande rispetto per lui come giocatore e come persona e mentre lavora per tornare in forma sa che è giusto lasciargli il comando delle operazioni".
Nella stessa giornata la lega ha annunciato le formazioni del Rookie Challenge di Las Vegas. Non è una sorpresa, ma ora è ufficiale: Andrea Bargnani guiderà la squadra delle matricole contro i giocatori al secondo anno Nba. A fianco del ventunenne romano ci sarà il suo compagno Jorge Garbajosa.

TORONTO: Bosh 34 punti (15/19) e 8 rimbalzi, Calderon 24 (10/13) e 11 assist. Bargnani 14 (3/7 da due, 1/5 da tre, 5/5 t.l.), 3 rimbalzi, 4 assist, 2 falli, 2 perse, 1 stoppata in 24 minuti.
WASHINGTON: Arenas 27 punti (8/19), Butler 21, Daniels 14.



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03/02/2007 16:23
 
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Toronto vola, Bargnani convince
Quinto successo nelle ultime sei gare per i Raptors, che si impongono 103-91 in casa di Atlanta. L'italiano fresco vincitore del premio di rookie del mese segna 11 punti

NEW YORK, 3 febbraio 2007 - Continua il buon momento dei Raptors che ad Atlanta conquistano il loro quinto successo nelle ultime sei gare. Toronto gioca una buona pallacanestro, soprattutto nel primo tempo, mette in mostra un Chris Bosh sempre più leader e alla fine vince 103-91. Non delude nemmeno Andrea Bargnani, fresco vincitore del premio di rookie del mese nella Eastern Conference. Il romano entra in campo a 5’09’’ dalla fine del primo quarto e muove bene la palla in attacco, trovando il suo primo canestro dal campo all’inizio del secondo periodo. Atlanta inizia a perdere contatto con i Raptors e va sotto di 11 punti quando l’ex Benetton, imbeccato da TJ Ford, firma una tripla a 8’56’’ dal riposo. Josh Smith non basta ai padroni di casa che fanno una fatica tremenda a contenere l’attacco dei Raptors. Bargnani trova un’altra tripla a metà del secondo quarto, poi prima del riposo ci pensa la coppia Chris Bosh-Morris Peterson a far male alla difesa degli Hawks.
All'intervallo Toronto è avanti 63-46, nel terzo quarto però Atlanta prova a rientrare in partita. Joe Johnson fa di tutto per scuotere la sua truppa e qualche risultato lo ottiene ma gli Hawks riescono solamente ad arrivare al –8. Andrea Bargnani torna sul parquet a metà del terzo periodo e gestisce con disciplina i suoi possessi offensivi. Il romano non forza e si accontenta di tre liberi (su quattro) a referto ma Toronto riesce a tenere in mano senza troppi problemi le redini della gara. Nell’ultimo quarto Johnson si nasconde e gli Hawks sono così costretti ad alzare bandiera bianca. Andrea Bargnani chiude la sfida di Atlanta con 11 punti (1/2 da due, 2/4 da tre e 3/4 dalla lunetta), un rimbalzo, un recupero e una stoppata in 23’ di gioco.
La vittoria porta così Toronto sopra il fatidico muro del .500 (24-23 il record) per la prima volta a questo punto della stagione dal 2002. Considerati i recenti problemi dei Nets e la discontinuità dei Knicks, la squadra canadese adesso può davvero provare a piazzare lo sprint nell’Atlantic Division per rafforzare la propria leadership.
Atlanta: Johnson 28 (10/14, 2/4), Smith 26. Rimbalzi: Smith 12. Assist: Childress 5.
Toronto: Bosh 24 (6/11), Peterson 21. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: Ford 10.
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04/02/2007 22:57
 
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Bargnani c'è, Toronto vola
I Raptors si impongono 122-110 sui Los Angeles Clippers nel mezzogiorno canadese. Per Andrea 8 punti e 4 rimbalzi in 19 minuti. Bosh top scorer con 27
Andrea Bargnani è nato il 26 ottobre 1985. Reuters
Andrea Bargnani è nato il 26 ottobre 1985. Reuters
TORONTO (Canada), 4 febbraio 2007 - I Raptors fanno il loro dovere contro i Clippers, battuti 122-110, e consolidano il primato (25-23) nell’Atlantic Division. L’ingresso di Andrea Bargnani, a 7'51 dalla fine del primo quarto per Nesterovic, coincide con un buon momento per Toronto, che si porta avanti sul 23-16 grazie anche a una sequenza micidiale del Mago: prima si libera in area e, servito da Calderon, schiaccia a canestro con prepotenza; poi in difesa si butta a recuperare un pallone che stava uscendo dal campo; seguono un altro canestro da due a rimorchio (con i piedi sull’arco) e una stoppata rifilata ad Elton Brand.
Non è solo Bargnani a far spalancare gli occhi. L’attacco di Toronto è fluido e trova sempre buone soluzioni malgrado i Clippers provino a variare le difese con qualche raddoppio su Bosh e un timido tentativo di zona. Vulnerabili in transizione difensiva, Cassel e compagni permettono a Toronto di batterli in velocità, come quando Bargnani trova un corridoio libero e schiaccia per la seconda volta ben imbeccato da un alley-oop di Calderon. Il pubblico gradisce. Il romano segna un altro bel canestro dalla media distanza portando i Raptors sul 31-24, poi stoppa Corey Maggette.
Il primo quarto termina con un eccellente 78.9% dal campo per i padroni di casa (36-29). I Clippers però sono ancora vivi e restano in partita sfruttando il talento offensivo e trovandosi bene con il ritmo elevato dell’incontro. Nel secondo quarto Bargnani sbaglia una conclusione mancina da sotto dopo aver battuto Kaman con una penetrazione fulminea, poi esce per il meritato riposo a 6'38 dall’intervallo che vede avanti Toronto con il massimo vantaggio (66-54). Alla ripresa del gioco i Raptors, guidati da Garbajosa, allungano arrivando fino a + 17. Bargnani gioca negli ultimi 4 minuti del quarto commettendo un errore al tiro, e dopo un minuto e mezzo dell’ultima frazione viene sostituito dopo un suo fallo che manda Maggette in lunetta (94-86).
Nell’ultimo quarto i Clippers non impensieriscono più di tanto Toronto, che è diligente nell’amministrare il vantaggio accumulato e ottiene gli ultimi punti da un Peterson ispirato al tiro nelle fasi conclusive. Ancora una volta Chris Bosh è risultato il migliore in campo, ma intorno al leader di Toronto c’è una squadra vera dove chiunque ha la possibilità di brillare. Contro i Clippers è stato il turno di Parker (3/4 da tre) e Garbajosa ma anche Bargnani, Calderon, Ford e Peterson hanno dato un grande contributo.
Toronto Raptors: Bosh 27, Peterson 18, Parker, Garbajosa e Ford 17. Calderon 12 assist. Andrea Bargnani 8 punti (3/6 da due, 0/1 da tre), 4 rimbalzi e 1 fallo in 19 minuti.
Los Angeles Clippers: Mobley 24, Brand 21, Thomas 18, Cassell 17.



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05/02/2007 18:04
 
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questa non la sapevo...essere rookie in NBA non è cosa da poco,anzi a dire la verità già il fatto di esserci è un sogno!
considerando che rookie sono stati anche alcuni dei giocatori più forti che militano nella NBA
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Toronto e il Mago si divertono
Con un Bosh stellare (41 punti, massimo in carriera), i Raptors battono Orlando e consolidano il bilancio positivo (26-23). Per Bargnani una prova solida, con11 punti in 20 minuti

TORONTO (Can), 8 febbraio 2007 - Continua l’ottimo momento dei Raptors ,che con un’entusiasmante vittoria contro gli Orlando Magic (113-103) allungano la striscia vincente a quattro partite.
Il primo tempo è caratterizzato da un grande equilibrio e termina 52-52.
In difesa Toronto sceglie di raddoppiare Dwight Howard, ma il colosso di Orlando crea continui problemi in area e finirà con 32 punti, con 13/14 dal campo e 9 rimbalzi. Eppure il miglior giocatore della serata è Chris Bosh che con 41 punti stabilisce il suo nuovo record in carriera. Il texano è in serata di grazia e sfrutta nel migliore dei modi la grande quantità di palloni che passano dalle sue preziose mani: a turno segna dalla media, esplode a canestro, si fa trovare smarcato in area e si procura 17 tiri liberi.
Ma i Raptors non sono soltanto Bosh, anzi. La coppia di registi Calderon-Ford (11 assist ciascuno) gioca con grande giudizio e fa girare l’attacco della squadra canadese con molta efficacia. Le due guardie si alternano in campo permettendo alla squadra di giocare allo stesso ritmo e a questo punto della stagione è come se Toronto avesse due playmaker titolari, tanto è minima la differenza di rendimento tra i due giocatori.
Così a trarne vantaggio è il resto della squadra, compreso Andrea Bargnani, autore di una gara intelligente con 11 punti e il 50% al tiro. Una prova di maturità per il romano che ha variato molto le soluzioni in attacco con penetrazioni e tagli al momento giusto e ha limitato i tiri da tre (0/2), sfruttando bene il suo potenziale offensivo. Il Mago gioca gli ultimi 5 minuti del primo quarto, in cui sbaglia i primi due tiri e fa 1/2 dalla lunetta. La sua giocata più bella avviene dopo appena 15 secondi trascorsi nel secondo quarto, quando Bargnani parte da lontano e va a schiacciare in penetrazione con grande autorità, portando Toronto a una lunghezza dai Magic (26-27). L’ex Benetton segna subito altri due canestri, uno dalla media e uno da sotto dopo uno “slalom” in mezzo a un paio di avversari. Dopo aver conquistato due tiri liberi, Bargnani segna il primo che però gli viene annullato per aver pestato la linea e poi sbaglia anche il secondo. Di buon auspicio per il futuro è la sua intesa con Ford che lo cerca a ripetizione.
I Raptors hanno un buon momento nel terzo quarto con il quintetto titolare in campo e arrivano a condurre di sei punti (71-65), poi rientra Bargnani che in quattro minuti e mezzo commette due falli e sbaglia un tiro da tre. I 17 punti di Bosh nel periodo permettono ai padroni di casa di mantenere un punto di vantaggio al termine del quarto (77-76). Bargnani resta in campo i primi quattro minuti dell’ultima frazione segnando un canestro dalla media distanza e convertendo due liberi frutto di un bel gioco a due con Ford. Infine ci pensa un immenso Bosh a chiudere la pratica con giocate decise che i Magic possono fermare solo fallosamente. Il vantaggio aumenta con Ford (partito ancora dalla panchina) in campo nei dodici minuti finali. Toronto raggiunge il punteggio di 101-90 a quattro minuti dal termine, dopo di che non si volta più indietro.
Venerdì sera c’è un test difficile per i Raptors che affronteranno i Lakers di Kobe Bryant, ma intanto possono festeggiare il bilancio positivo (26-23).

Toronto: Bosh 41 punti (13/25 e 15/17 t.l.) e 8 rimbalzi, Garbajosa 15, Parker 12, Calderon e Ford 10 punti e 11 assist. Bargnani 11 punti (4/6 da due, 0/2 da tre, 3/5 t.l.), 3 rimbalzi, 1 assist, 3 falli, 1 persa in 20 minuti.
Orlando: Howard 32 punti e 9 rimbalzi, Bogans 15, Reddick 14.
Adriana Galimberti



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Bargnani batte anche Bryant
Toronto batte 96-92 i Lakers centrando la 27ª vittoria stagionale. Il Mago segna 14 punti e viene elogiato da coach Mitchell, Kobe ne segna 25, ma sbaglia il canestro del pari nel finale

TORONTO (Canada), 10 febbraio 2007 - I Raptors portano a 27 il numero di vittorie stagionali e ringraziano Kobe Bryant, che fallendo il tiro che avrebbe portato all’overtime ha consegnato il successo agli avversari. Sul 95-92 per Toronto il fuoriclasse dei Lakers ha avuto in mano il pallone del possibile pareggio, ma il suo tiro scoccato da un metro fuori dall’arco dei tre punti è rimbalzato sul ferro permettendo a Bosh di catturare il rimbalzo e di siglare il successo con un tiro libero che manda tutti negli spogliatoi con il risultato finale di 96-92. "Di solito Bryant questi tiri li mette – ha commentato Bargnani nel dopo gara -. È più facile che vadano dentro piuttosto che fuori. Oggi ci è andata bene e siamo contenti. Nei primi due quarti non abbiamo attaccato molto bene, però la difesa andava bene".
Infatti la difesa dei Raptors ha non soltanto limitato Bryant, tenuto a 4/12 nel primo quarto da Parker e Peterson con gli aiuti dei compagni di squadra, ma ha anche funzionato contro il resto dei Lakers (37.8% dal campo all’intervallo). Toronto fa più fatica a ingranare in attacco, dove sbaglia tiri facili ed è imprecisa dalla lunetta, come se risentisse di una certa tensione per una gara di grande richiamo. Per fortuna Parker è solido come sempre, anche in attacco, malgrado la difficile marcatura di Bryant. L’ex Maccabi insieme a Bosh, che continua a giocare da Mvp, consente ai Raptors di avere un minimo vantaggio a metà gara (43-40). Il terzo marcatore di Toronto dopo due quarti è Andrea Bargnani, che secondo Sam Mitchell "ha dato una grossa spinta alla squadra con il suo ingresso in campo, mettendo a segno alcuni tiri". Bargnani gioca 10 minuti a cavallo tra il primo e il secondo quarto segnando 8 punti con 2/2 da tre e 2/2 dalla lunetta (Bynum ferma con un fallo una sua conclusione in transizione) e sbagliando un tiro ravvicinato mentre è marcato dal piccolo Farmar. Nei 6' di gioco del terzo quarto, il Mago tira solo dalla lunga distanza approfittando della mano calda e infila ancora 2 triple su 3 tentativi. In difesa si mette in luce con una superba azione difensiva su Lamar Odon, che subisce la stoppata di Bargnani, recupera il pallone e viene di nuovo fermato ottimamente dal rookie, in collaborazione con Bosh. Toronto conduce di sette punti a tre quarti di gara (72-65).
Nell’ultimo quarto, Toronto si porta a più dodici (82-70), ma subisce il ritorno dei Lakers, che si affidano a Bryant ed Evans, entrambi con 10 punti nell’ultimo periodo. Bargnani sbaglia un paio di passaggi e si sorprende quando gli viene fischiato un fallo offensivo per blocco in movimento (nel replay si vede che Farmar inciampa da solo). Mitchell sostituisce Bargnani con Garbajosa, puntando sullo spagnolo nei minuti finali. È Maurice Evans a far tremare i canadesi a 3’27 dal termine con la tripla del pareggio (86-86) che rende le battute finali un incubo per Toronto. Una palla rubata di Bryant gli consente di dare il primo vantaggio ai Lakers (88-90) nel secondo tempo. Una provvidenziale tripla di Peterson che riporta Toronto avanti di uno (93-92) e un decisivo rimbalzo di Anthony Parker dopo un tiro libero sbagliato di Bosh salvano i Raptors dalla sconfitta. Lo sforzo di Bryant non è completo perché spreca una grossa occasione con un tiro tutto sommato buono a un secondo dalla sirena. "Nell’ultimo quarto ho fatto qualche errore stupido - ha aggiunto Bargnani -. Mi danno dato un po’ fastidio le quattro palle perse, ma l’importante è che abbiamo vinto".

Toronto Raptors: Bosh 29 punti (12/16) e 11 rimbalzi, Parker 18, Peterson 10. Bargnani 14 punti (0/2 da due, 4/5 da tre), 1 rimbalzo, 1 assist, 2 falli e 4 palle perse in 24’31 di gioco.
Los Angeles Lakers: Bryant 25 punti (10/23), 9 rimbalzi e 5 assist, Evans 19, Parker 18, Odom 17 e 11 rimbalzi.
Adriana Galimberti



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Bargnani non basta a Toronto
Si interrompe sul parquet del Palace di Auburn Hills la striscia di cinque successi consecutivi dei Raptors, che però fanno comunque bella figura contro i Pistons: l'italiano segna 15 punti

NEW YORK, 11 febbraio 2007 - Si interrompe sul difficile parquet del Palace di Auburn Hills la striscia di cinque successi consecutivi dei Raptors, che però fanno comunque bella figura contro i Pistons. Toronto mette in difficoltà i padroni di casa ma alla fine si deve arrendere e cede 98-92. Il primo tempo fa ben sperare Sam Mitchell. Gli ospiti, infatti, dopo la bella prova offerta contro i Lakers escono dai blocchi con il giusto atteggiamento mentale e in attacco si comportato egregiamente. Toronto nonostante un Chris Bosh un po’ sottotono riesce a trovare punti da tutti i giocatori della rotazione e va al riposo avanti 49-43 dopo aver tirato con un buon 51.4% dal campo. Andrea Bargnani non si nasconde di certo in attacco. L’azzurro entra in campo a 5’07’’ dalla fine del primo quarto a rilevare Jorge Garbajosa e come al solito non mostra la minima timidezza di fronte a lunghi decisamente fisici come Chris Webber, Rasheed Wallace e Antonio McDyess.
L’ex Benetton prova a dare il suo contributo ma trova un solo canestro dal campo e un paio di liberi prima del riposo. Nella ripresa però i Pistons cambiano marcia. Wallace inizia a litigare con gli arbitri ma riesce anche a trovare ritmo in attacco e Toronto va in difficoltà anche perché Bosh fa troppa fatica. I padroni di casa riprendono in mano le redini del match piazzando un parziale di 8-0. Bargnani, che torna in campo a metà del terzo quarto, non lascia scappare Detroit e riporta sotto i Raptors trovando la sua prima tripla della gara. Nell’ultimo periodo Billups e compagni provano ad andarsene e a metà della frazione vanno sul +7. La tripla di Andrea riavvicina Toronto che poi torna a far paura ai Pistons grazie a tre liberi di Anthony Parker.
È un buon momento per i Raptors che riescono addirittura a tornare avanti con un’altro canestro da tre punti del giocatore italiano. Il lieto fine però non arriva. Wallace e l’ex bolognese Carlos Delfino, infatti, si rimboccano le maniche e Detroit si riporta a distanza di sicurezza segnando 10 punti consecutivi. Prima della sirena Andrea Bargnani trova un altro canestro dalla media distanza ma oramai e’ troppo tardi e i Pistons possono tirare un sospiro di sollievo. Bargnani chiude una gara comunque positiva con 15 punti (2/5 da due, 3/8 da tre e 2/2 ai liberi), tre rimbalzi, due assist e un recupero in 33’.
Detroit: Wallace 28 (9/15, 3/7), Hamilton 21. Rimbalzi: Wallace, Webber 7. Assist: Billups 9.
Toronto: Ford 17 (6/10, ½), Bargnani 15. Rimbalzi: Bosh 11. Assist: Ford 11.



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Bargnani da urlo contro Chicago
Grandissima prova dell'italiano che segna 22 punti (3/4 da due, 4/8 da tre e 4/4 ai liberi) in 39' con tre rimbalzi, un assist e una stoppata. E i Raptors vincono 112-111 contro i Bulls

NEW YORK, 14 febbraio 2007 - I Raptors giocano alla grande per tre quarti di match poi nelle battute finali, con la partita saldamente in mano, fanno troppa confusione in attacco e subiscono la clamorosa rimonta dei Bulls. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa però il solito Chris Bosh il quale realizza due liberi a due secondi dalla sirena e permette a Toronto di vincere 112-111. I Raptors portano a casa il successo anche grazie alla grande prova di un sontuoso Andrea Bargnani. Il Mago non solo dimostra di essere decisamente più avanti rispetto a Tyrus Thomas, la quarta scelta del draft 2006 che molti lo scorso giugno consideravano il giocatore più indicato per i Raptors, ma fa venire il mal di testa ai suoi marcatori trovando il canestro con continuità dalla lunga distanza e punendo la difesa dei Bulls con alcune pregevoli penetrazioni.
Nel primo tempo gli ospiti giocano una grande pallacanestro. Toronto tira con il 60% e Chicago deve fare gli straordinari solamente per rimanere in partita. Chris Bosh inizia con il piede giusto e quando rallenta a produrre ci pensa Andrea Bargnani. L’ex Benetton entra sul parquet e 5’35’’ dalla fine del primo quarto e si presenta subito firmando un bel canestro in entrata. Prima della fine della frazione Bargnani trova una comoda tripla e nel secondo quarto dà il meglio di sé firmando ben 12 punti. I Bulls concedono troppo spazio all’azzurro da dietro la linea dei tre punti, Andrea non si fa pregare a tentare la conclusione dalla lunga distanza e quando coach Skiles chiede si suoi marcatori di rispettare il tiro dal perimetro di Bargnani, lui si libera con una sontuosa finta e va a schiacciare.
Prima del riposo l’azzurro si toglie anche la soddisfazione di piazzare una stoppata da cinema in faccia a Ben Wallace. Toronto va negli spogliatoi avanti 56-51 e Bargnani chiude un primo tempo da urlo con 17 punti in 17’. Nella ripresa la truppa di Sam Mitchell continua a schiacciare il piede sull’acceleratore. Con José Calderon in campo i Raptors giocano meglio e Chicago barcolla. Nelle battute finale del terzo quarto Andrea Bargnani trova la sua quarta tripla dell’incontro e nell’ultima frazione Toronto prende in mano le redini del match. I liberi del giocatore italiano a 4’03’’ dalla sirena sembrano mettere gli ospiti a distanza di sicurezza (110-9[SM=g27989] ma i Bulls trovano la forza di rimontare. Sam Mitchell toglie un eccellente Calderon per rimettere sul parquet TJ Ford ma Toronto si raffredda contro la zona dei Bulls.
Chicago allora si affida a Chris Duhon e Ben Gordon e incredibilmente torna davanti piazzando un parziale di 13-0. Quando tutto sembra compromesso ci pensa però Bosh con due liberi a due secondi dalla fine del match a regalare il successo ai Raptors. Uno splendido Andrea Bargnani alla fine mette a referto 22 punti (3/4 da due, 4/8 da tre e 4/4 ai liberi) in 39’ con tre rimbalzi, un assist e una stoppata.
Chicago: Deng 30 (15/23), Gordon 26, Hinrich 18, Duhon 16. Rimbalzi: Wallace 13. Assist: Hinrich 13.
Toronto: Bosh 25 (8/15), Bargnani 22, Calderon 16. Rimbalzi: Bosh 14. Assist: Calderon 9.
Simone Sandri



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Bargnani e Toronto da playoff
I Raptors, con un solido Bargnani (15 punti), battono i Nets (120-109), infilano l'ottava vittoria consecutiva in casa e consolidano un bilancio (29-24) che li proietta verso la post season

TORONTO, 15 febbraio 2007 - I Raptors si aggiudicano (con il punteggio finale di 120-109) anche l’ultimo incontro prima della pausa per l’All Star Game e fanno capire ai rivali Nets (scivolati a 25-29) di essere attualmente i più convincenti candidati alla conquista della Atlantic Division.
La tempesta di neve che ha colpito tutto l’Ontario ha costretto le due squadre (entrambe in campo la sera precedente) ad atterrare all’aeroporto di Toronto intorno alle tre di notte e alla palla a due iniziale i padroni di casa sono apparsi più pronti per giocare degli ospiti. I Nets hanno dovuto schierare una formazione rimaneggiata e le assenze di Kristic, Jefferson e per ultimo Jason Kidd hanno lasciato a Carter e compagni poche speranze di successo, soprattutto contro una squadra che da un mese abbondante gira a mille, forte di un attacco micidiale che difficilmente perdona le sbavature difensive degli avversari.
I Nets sono avanti solo nei primi tre minuti di gara, ma appena Toronto prende in mano le redini della partita passa a condurre fino al termine. Nel primo tempo sono già 61 i punti dei Raptors contro 51 dei Nets, e per Bargnani, in campo 12 minuti e mezzo, ci sono soltanto 2 punti con un canestro dall’angolo. Il piano per bloccare Vince Carter ha successo: raddoppi continui di marcatura sul pericolo numero uno di New Jersey e il gioco è fatto. L’ex più odiato nella storia dei Raptors è limitato a 5 punti nel primo tempo e 17 punti in totale con un misero 5/15 dal campo.
Sono i tiratori Nachbar e House a mantenere vivi i Nets, ma a fare la differenza è l’attacco estremamente efficace di Toronto i cui giocatori si intendono ad occhi chiusi e le bocche da fuoco abbondano. Difficile scegliere un nome su tutti quando a fine partita ci sono sette Raptors in doppia cifra e la percentuale dal campo raggiunge il 58.9%.
Il Mago ha degli ottimi sprazzi nel secondo tempo, tra cui un importante canestro da tre allo scadere del terzo quarto per il 93-86 che dà una grande carica a Toronto e taglia le gambe ai Nets, dopo la parziale rimonta che li aveva avvicinati a -2. Nell’ultimo quarto Bargnani si fa notare in area, riceve spalle a canestro e realizza un bel movimento. Un’altra sua tripla porta Toronto a + 11 a sei minuti dalla fine, mentre una tripla di Calderon dà il massimo vantaggio di 14 lunghezze a Toronto a 5’ dal termine. Poi Bargnani commette un dubbio fallo in aiuto su Vince Carter, ma la guardia dei Nets sbaglia entrambi i liberi e si capisce che non è la sua serata. L’azzurro va a sfondare in attacco contro Nachbar, poi sbaglia una tripla. Ma nell’ultima azione, rimasto libero sul perimetro, tira a nove secondi dalla fine e realizza da tre l’ultimo canestro della sfida.
Con la vittoria di mercoledì sera, i Raptors raggiungono otto successi consecutivi all’Air Canada Centre e il record di 29-24. Dopo tre anni di esilio, è giusto cominciare a parlare di playoff.
Toronto: Bosh 25 punti (8/15) e 9 rimbalzi, Peterson 18 (7/9), Ford 17 (7/11) e 8 assist, Parker (6/7) e Calderon (5/9) 16, Garbajosa 11. Andrea Bargnani 15 punti (3/6 da due, 3/6 da tre), 1 assist, 3 falli, 2 palle perse, 1 stoppata e zero rimbalzi in 31’.
New Jersey: Nachbar 26 punti (9/13) e 8 rimbalzi, House 19 (8/14), Williams 19 (7/1[SM=g27989], Carter 17 (5/15) e 10 assist.
Adriana Galimberti



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Bargnani, numeri da Nowitzki
Dopo oltre 50 partite di regular season il paragone statistico tra il Mago e la stella tedesca di Dallas (nell'anno del debutto) vede una sostanziale parità. Ora Andrea è atteso al salto di qualità

NEW YORK, 15 febbraio 2007 - Andrea Bargnani il nuovo Dirk Nowitzki? Il paragone è usato, abusato, ma neanche troppo fuori luogo. Alla pausa per l'All Star Game è possibile fare un primo bilancio, sia tecnico sia statistico, e i conti tornano. Il Mago, che nella notte tra venerdì e sabato sarà impegnato all'All Star Game nella partita tra rookie e giocatori al secondo anno, ha delle cifre leggermente superiori a quelle dell'anno da matricola del tedesco. Anche la sua capacità di incidere, almeno offensivamente, sulla partita è per ora superiore di quella delle prime uscite di super Dirk in maglia Dallas. Per un paragone più mirato bisognerà però vedere come l'italiano progredirà perché Nowitzki, che ha esordito a 20 anni contro i 21 di Andrea, ha praticamente raddoppiato il fatturato in quasi tutte le voci statistiche tra la prima e la seconda stagione.
Andrea Bargnani, 26 giugno 2006: "Sono molto onorato di essere paragonato a lui, ma lui è di un altro livello. Lavorerò duro per diventare il miglior giocatore possibile".
Bryan Colangelo, 8 dicembre 2006: "Quandro Andrea avrà 25 anni spero sarà forte quanto Dirk".
Dirk Nowitzki, 14 gennaio 2007: "E' un giocatore migliore di me quando avevo 19 o 20 anni. Diventerà un giocatore da urlo. E' un po' più atletico di quanto fossi io alla sua età e sa andare a canestro anche un po' meglio di quanto facessi io".
Le cifre di Nowitzki sono riferite alla stagione 1998-99 (anno da rookie) e alla stagione 1999-2000 (coetaneo di Bargnani). Quelle di Andrea Bargnani alla stagione in corso.
Dirk NowitzkiAndrea Bargnani
20.4/35.8Minuti23.6
8.2/17.5Punti10.6
3.4/6.5Rimbalzi3.5
1.0/2.5Assist0.8
0.6/0.8Recuperi0.4
0.6/0.8Stoppate0.8
2.2/3.1Falli fatti2.7
40.5/46.1% dal campo41.5
20.6/37.9% da 335.7
77.3/83.0% Tiri liberi83.5
0.85/1.03Punti per tiro0.95
Guido Guida



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Bargnani non esalta i Rookies
Nell'esordio all'All Star Weekend nella selezione degli esordienti il romano gioca bene, ma la sua squadra perde dai colleghi del secondo anno (Sophomores). In tribuna il sindaco di Roma Veltroni

LAS VEGAS (Usa), 17 febbraio 2007 - Il primo appuntamento ufficiale dell’All Star Game di Las Vegas è all’insegna dei giovani, e non solo perché al Thomas & Mack Center si sfidano Rookies e Sophomores. Gli organizzatori, infatti, colorano le tribune invitando tantissimi bambini che danno alla serata un’atmosfera decisamente calda, cosa che in genere mancava nelle edizioni precedenti per la gara del venerdì.
In tribuna si accomoda anche il sindaco di Roma Walter Veltroni, in Nevada per annunciare che la Città Eterna sarà ancora grande protagonista a ottobre dell'Nba Europe Live. Roma, dopo il fortunato esordio con i Suns lo scorso anno, il prossimo ottobre ospiterà i Raptors del romano Andrea Bargnani. Il giocatore di Toronto si concede agli obbiettivi sul parquet con Veltroni pochi minuti prima della palla a due e appena inizia la gara fa capire di non essere venuto a Las Vegas solo per una vacanza.
L’intensità dei playoff naturalmente è un'altra cosa, qui le difese stanno a guardare, Andrea - che dopo aver dichiarato la propria disponibilità per gli Europei, sabato riceverà da Fausto Maifredi la maglia della Nazionale -, però prova a metterci lo spirito giusto. Almeno per i primi minuti è gara relativamente vera. Lo capisce anche Bargnani che viene subito stoppato dall’australiano Andrew Bogut. La prima scelta assoluta di Toronto però si rifà trovando un canestro dal perimetro e poi battendo l’australiano con una bella entrata.
I palloni giocabili per l’azzurro arrivano con il contagocce perché le guardie della formazione delle matricole non sono timide e appena vedono il più piccolo spiraglio provano la conclusione. Andrea comunque tenta, senza successo un paio di triple, poi firma un bel canestro con fallo. Quando l’italiano va in panchina a metà del primo tempo (la gara propone due frazioni da 20’) il match perde la sua già non trascendentale intensità. Turnover a grappoli e schiacciate su schiacciate, il pubblico si diverte, la partita però scade decisamente. I Sophomores, intanto, scappano via e al riposo (per quanto possa contare il risultato in una gara come questa) vanno negli spogliatoi avanti 77-48.
La ripresa non cambia i giudizi. Un attivissimo David Lee (che alla fine conquisterà il premio di Mvp del match), Deron Williams e Monta Ellis trascinano i giocatori del secondo anno, Bargnani, intanto, rimpingua il suo bottino con un paio di canestri in entrata, il secondo condito dal fallo. I Rookies non combattono più e finiscono per perdere di ben 41 punti (155-114). Andrea Bargnani chiude il suo assaggio di All Star Game (in attesa di gustare il piatto forte in futuro al tavolo dei “grandi”) con 12 punti (5/7 da due, 0/4 da tre e 2/2 dalla lunetta) con un rimbalzo e un recupero.
Sophomores: Lee 30 (14/14), Ellis 28, Williams 19, Granger, Felton 17, Paul 16, Head 15. Rimbalzi: Lee 11. Assist: Paul 17.
Rookies: Millsap, Gay 22, Morrison 16. Rimbalzi: Millsap 8. Assist: Foye 7.
Simone Sandri



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