GEMELLAGGI COMPLEANNI DI OGGI
FORUMANDO | AGORA’ | IL FORUM DI CHIARA C. | TOP FORUM | PAROLE & POESIA | ATTUALITY AND SOCIETY| FORUM| FORUM










Per Faccine a tema cliccare qui

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Email Scheda Utente
Post: 16.019
Post: 15.316
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
20/02/2009 15:12
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Mondiale subito azzurro
La Longa è d'argento


A Liberec, in Repubblica Ceca, Marianna conquista una medaglia nella 10 km a tecnica classica. Si arrende soltanto alla finlandese Saarinen, che la stacca di 4 secondi. Bronzo alla polacca Kowalczyk

LIBEREC (Repubblica ceca), 19 febbraio 2009 - Il tricolore sventola già sul Mondiale di fondo. Grazie a Marianna Longa, Mary per tutti, che ha conquistato l’argento nella 10 km a tecnica classica dietro la finlandese Aino Kaisa Saarinen (28’12"8) e davanti alla polacca Justyna Kowalczyk alla quale l’italiana ha inflitto 7 secondi di distacco. Una giornata scandinava per Mary da Livigno, 29 anni e un figlio di 3 anni e mezzo, Michele, a bordo pista come i nonni Arno e Liliana. E per il figlio, due anni fa, la Longa si era ritirata, incapace di conciliare sport e famiglia. La voglia di fondo le è gradualmente tornata, ora che il figlio va pure all’asilo, e i risultati si vedono. In progressione è arrivato il quarto posto al Tour de ski, e poi i podi e le vittorie in Russia, e il secondo posto sabato a Valdidentro nella stessa 10 km in alternato dietro quella polacca che oggi le sta dietro.
LA GARA - Sempre terza nei primi due rilevamenti, l’azzurra nell’ultimo chilometro ha speso tutte le sue energie per lasciarsi dietro la Kowalczyk e tentare un successo che le ha negato la leader di Coppa del Mondo. Solo quarta l’altra finlandese Kuitunen, solo sedicesima l’ex regina della specialità Marit Bjoergen, mentre le altre due azzurre in gara, Karin Moroder e Veronica Cavallar hanno chiuso al 27° e al 49° posto.
LE PAROLE - "E’ la medaglia più bella perchè la prima - fa euforica la Longa, finanziera - ho rotto il ghiaccio come speravo, e spero che sia la prima di una lunga serie. E’ stata dura, ma ho stretto i denti e ho pensato sulla pista, non m’importa il colore, dev’essere medaglia". L’ultima italiana ad aver conquistato una medaglia individuale ai Mondiali era stata Arianna Follis, a Sapporo nel 2007, ma in una 10 a tecnica libera: con la valdostana, sabato la Longa tornerà per un altro colpo da podio nella combinata, la gara che comincia a piacerle. "Il segreto? La serenità. Un passo alla volta mi sto gustando tutto".

dal nostro inviatoStefano Arcobelli
Email Scheda Utente
Post: 16.019
Post: 15.316
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
20/02/2009 15:12
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Email Scheda Utente
Post: 16.020
Post: 15.317
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
20/02/2009 15:13
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Italia, fatica Mondiale
Checchi 24° è il migliore

Nella 15 km., prima gara a tecnica classica della rassegna boema, vittoria dell'estone Andrus Veerpalu, campione olimpico della specialità ma reduce da una stagione in tono minore. Sul podio anche il ceco Bauer e il finlandese Heikkinen. Lontanissimi gli azzurri

LIBEREC (R.Ceca), 20 febbraio 2009 - Dopo l’argento di Marianna Longa, l’Italia al maschile fatica, com’era del resto prevedibile, nella prima gara a tecnica classica dei Mondiali boemi. Il miglior azzurro è infatti, Valerio Checchi, che si piazza 24°, e diventa dunque il più probabile candidato al posto in staffetta nella frazione in alternato. In una gara tremenda, sotto una neve battente e fradicia, i distacchi sono pesanti per tutti (1’30"7 per il laziale), non solo per gli azzurri, e il vincitore anche se non è una sorpresa, l’estone Andrus Veerpalu (38’54"4) che è il campione olimpico della specialità, resta comunque in un certo senso sorprendente rispetto alla stagione di Coppa del Mondo, nella quale non aveva mai ottenuto un podio. Una vittoria, invece, l’aveva conquistata il ceco Lukas Bauer, detentore del trofeo di cristallo ma reduce da un anno di malanni, grande atteso qui gareggiando in casa e davanti a 14.500 spettatori, e alla fine secondo a 6" dal vincitore estone. Il bronzo è invece inaspettato, anch’egli mai protagonista finora in Coppa e capace di chiudere a 16"4 da Veerpalu, mentre è solo sesto il dominatore di Coppa, lo svizzero Dario Cologna, dietro l’americano Freeman e l’altro estone Mae e davanti solo al norvegese Roenning, primo di un paese che una volta dominava in serie questa specialità. Il secondo azzurro è Roland Clara, 27° a 1’47"4, mentre il campione italiano della 15 km, il bergamasco Giovanni Gullo è 33° a 2’21" e il gardenese David Hofer è 58° a 4’42". Non era questa la gara in cui l’Italia poteva accampare speranze di medaglie, ma da domani con la combinata femminile (7.5 km tc + 7.5 km tl in linea), col ritorno della Longa e il debutto di Arianna Follis, potremmo tornare a pensare al podio.

SALTATRICI - Quel podio che era nei desideri del quartetto rosa del salto in quello che passerà come un giorno storico per la disciplina, ovvero il debutto ai Mondiali. Dopo due salti per 36 ragazze, la migliore è stata l’americana Lindsey Van, un nome che fa pensare alla regina dell’alpino Linday Vonn, e non a caso il primo oro del salto rosa viene da park City dove spesso si allena con la protagonista di Val d’Isere. L’americana ha vinto con 243 punti e due salti da 89 e 97.5 metri, il più lungo questo di tutta la prova e necessario per battere la tedesca Ulrike Graessler (239) e la norvegese Anette Sagen, mentre è delusa l’ambiziosa austriaca Daniela Iraschko (228), solo quarta. E un po’ deluse si mostravano le quattro azzurre, la più brava delle quali è stata la quindicenne Evelyn Insam, 13a in 173.5 (79.5 + 78); 18a s’è classificata Lisa Demetz in 135 (71 + 68.5), mentre sfortunata per il vento è stata Elena Runggaldier, la prima delle escluse (44 punti per 61.5), e ultima ha chiuso Barbara Stuffer, 36a in 22.5 (52). Classifiche a parte, sorridevano tutte, gratificate per l’esperienza fatta e la prospettiva di crescere fino al prossimo sogno: quello di gareggiare nel 2014 all’Olimpiade di Sochi.
Stefano Arcobelli
Email Scheda Utente
Post: 16.025
Post: 15.322
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
21/02/2009 18:06
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Combinata, Longa quarta
nella gara della Kowalczyk

Nella 15 km di combinata la valtellinese è a lungo con le leader, ma non regge allo strappo finale della polacca vincitrice e della norvegese Steira, argento. Sul podio anche la finnica Saarinen
Combinata, Longa quarta nella gara della Kowalczyk Marianna Longa
ROMA - E' ancora la mammina volante della Valtellina a portare l'Italia rosa in alto ai Mondiali di sci nordico di Liberec. Ma stavolta, nella combinata maratona (7,5Km a tecnica classica + 7,5Km a tecnica libera), a Marianna Longa il miracolo non riesce: è quarta.
Nemmeno la presenza della mascotte preferita - il figlio Michele di tre anni -, nuovamente in pista ad osservare la madre, le basta per risalire sul podio dopo lo strepitoso argento nella 10Km a tecnica classica di apertura dei Mondiali di Liberec. Ci arriva ai piedi, ma non senza aver lottato alla pari per gran parte della gara con le tre atlete medagliate: nell'ordine la polacca Justyna Kowalczyk (primo titolo iridato femminile nella storia del suo paese), la norvegese Kristin Stoermer Steira (bronzo due anni fa a Sapporo) e la finlandese Aino Kaisa Saarinen (oro nella 10Km in tecnica classica).

Marianna Longa fallisce la medaglia per 13". La sua è comunque la miglior prestazione italiana ai mondiali in questa disciplina a pari merito con la plurimedagliata Stefania Belmondo, quarta nel 2001 a Lahti ed anche ai Giochi di Salt Lake City 2002. Un dato capace di dare il senso alla valore della sua prestazione in una disciplina che richiede grande ecletticità nelle due tecniche di gara.

La prova di Marianna Longa è a due volti. Appare grintosa, combattiva, determinata, capace persino di fare selezione nella prima fase a tecnica classica (la sua specialità preferita) poi in leggera difficoltà nel finale della frazione a tecnica libera, quando si decide la classifica finale. La gara è inizialmente una lotta ad eliminazione a sei, con l'ucraina Shevchenko e l'altra azzurra Arianna Follis. Ques'ultima perde contatto a metà della frazione in tecnica classica e al traguardo è settima (a 1'30") dopo aver sciato a lungo da sola, tra il gruppetto di testa e le inseguitrici, incapace di recuperare la testa della gara. Al cambio degli sci le cinque di testa hanno un vantaggio di 31"4 sulle inseguitrici.

Dopo undici chilometri e mezzo la gara si ravviva e si selezionano le pretendenti al podio. Cede prima l'ucraina e poco dopo, su una salita, anche l'italiana Longa. Un chilometro dopo, al nuovo allungo della Steira risponde solo la polacca. Cede la la finlandese Saarinen. Inizia così il doppio confronto. Per l'oro tra la coppia Kowalczyk-Steira e per il bronzo tra Saarinen-Longa. L'azzurra sembra poter recuperare il divario di poco meno di sette secondi dalla rivale. Il sogno non diventa però realtà. La finlandese resiste al tentativo di recupero dell'azzurra e difende il bronzo. Davanti la polacca non si lascia sfuggire la grande occasione.

Già prima medaglia olimpica del fondo polacco (bronzo a Torino 2006 nella 30Km) a pochi chilometri in linea d'aria dal suo paese centra il primo oro femminile per la Polonia nel fondo. L'unico maschile risale a 31 anni fa con Luszchek nella 15Km a Lahti '78. Al quarto posto di Marianna Longa la squadra azzurra affianca il settimo di Arianna Follis, il 14/o di Arianna Follis e il 28/o di Sabina Valbusa. Il pensiero va alla staffetta.

21 febbraio 2009
Email Scheda Utente
Post: 16.029
Post: 15.326
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
22/02/2009 17:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Di Centa centra il bronzo
nella combinata maschile


Seconda medaglia azzurra ai mondiali in Repubblica Ceca. Il biolimpionico di Paluzza firma un'altra medaglia azzurra nella specialità che l'aveva visto sul podio già ai mondiali 2005. Oro al norvegese Northug, argento allo svedese Soedergren

LIBEREC (R. Ceca), 22 febbraio 2009 - Se contano solo le medaglie, ai Mondiali, per una volta ringraziare la fortuna non è disdicevole, anche perché l’Italia del fondo proveniva da un quarto posto di Marianna Longa nella combinata femminile. In questa maschile, dunque, la nazionale di Silvio Fauner si gode il bronzo di Giorgio Di Centa, che dà continuità dunque nella specialità per la quarta volta consecutiva tra Mondiali e Olimpiade. Di Centa era stato infatti argento ad Oberstdorf nel 2005, Piller Cottrer bronzo ai Giochi di Torino 2006 e ai Mondiali di Sapporo 2007, e adesso la quarta gemma firmata dal biolimpionico friulano che a 36 anni si conferma non solo intramontabile ma guerriero fiero, pronto a sfruttare ogni errore altrui e cogliere l’attimo.
LA GARA - Erano infatti in quattro i fuggitivi di questa gara in linea lunga 30 km (15 a tecnica classica e 15 a tecnica libera), i tre poi finiti sul podio, oltre all’azzurro il norvegese d’oro Petter Northug, classe '86, e lo svedese Anders Soedergren, il miracolato di inizio stagione quando fu operato di cancro a un testicolo; e il russo Alexander Legkov, che in una curva nell’ultima discesa ha sbandato cadendo. Non bisogna voltare le spalle alla fortuna, e dunque mentre Di Centa pensava "chissà se qualcuno là davanti cadrà", puntuale arrivava l’occasione colta con entusiasmo dal friulano che in "quel momento non ne avevo più". Sincero, Giorgio, ha comunque meritato la medaglia, la quarta mondiale in carriera e la seconda individuale, dopo una stagione "regolare senza acuti, ma l’importare era che arrivasse qui l’acuto e ce l’ho fatta finalmente ad aprire al meglio una grande competizione, di solito le chiude bene" e si riferisce all’oro olimpico nella 50 km che è programmata qui domenica prossima. Una medaglia "tanto importante che mi serve da carburante per la prossima stagione olimpica, una medaglia frutto della serenità in famiglia e della preparazione che era andata davvero bene per presentarmi qui in forma". E ora i pensieri di Giorgio vanno alla staffetta di venerdì, ma l’impressione che sta nel volto sorridente di Di Centa è che la prima missione compiuta adesso faciliterà ogni cosa "anche se salire sul podio in queste gare con una concorrenza così numerosa si fa sempre più difficile".
ALTRI AZZURRI - Pietro Piller Cottrer, bronzo uscente, fatica a sbollire la rabbia per un 32° posto che ha origini più che tecniche di materiali: "Ho sbagliato a prendere gli sci a skating". Fino a metà gara era infatti terzo, sempre davanti con i battistrada tanto da buttare il cappellino giallo. "Stavo benissimo". Nei primi chilometri l’olimpionico sappadino ha capito che in discesa i suoi attrezzi non erano così veloci e la sua fatica invece si faceva doppia rispetto agli altri nella scorrevolezza. E’ stata una fatica bestiale e inutile, problemi che ha patito anche Valerio Checchi 21°, problemi che aveva sofferto a tecnica classica Roland Clara, che nella seconda parte ha recuperato una trentina di posizione e si era ritrovato anche in testa nei due terzi di gara. Alla fine Rollo sarà 5°, il suo miglior risultato in carriera. "Siamo tutti felici per Giorgio, la sua medaglia è come se l’avesse vinta tutta la squadra".
dal nostro inviato
Stefano Arcobelli
Email Scheda Utente
Post: 16.030
Post: 15.327
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
22/02/2009 17:39
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Email Scheda Utente
Post: 16.035
Post: 15.332
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
24/02/2009 17:53
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Follis, finalmente è d'oro

Dieci anni dopo Stefania Belmondo, l'atleta valdostana, più volte di bronzo in passato e già 3 volte sul podio in Replubblica Ceca, ha vinto il titolo iridato nella prova sprint femminile a tecnica libera. Merito anche degli sci preparati dal marito-skiman, Alessandro Biondini. La Randall conquista la prima medaglia del fondo per gli Stati Uniti

LIBEREC (Rep.Ceca), 24 febbraio 2009 - E tre. E la terza è d’oro. L’Italia del fondo esce dalle sprint tra la nebbia e il gelo boemo con un oro di Arianna Follis che risalta, brilla come dai tempi di Stefania Belmondo, l’ultima dieci anni fa a conquistare un titolo iridato individuale a Ramsau. Cose da Follis, sprinter timida fuori e spietata in pista. La valdostana trentunenne dà dunque continuità alla sua carriera preziosa cominciata nel 2005 con la staffetta di bronzo poi abbinata al bronzo olimpico sempre in staffetta, quindi proseguita con il bronzo nella 10 km a tecnica libera di Sapporo nel 2007, e adesso esaltata da un trionfo di forza, di classe. Un capolavoro tattico per bruciare la prima medagliata americana del fondo, Kikkan Randall, e l’ex iridata della specialità nel 2001, la finlandese Pirjo Manninen in Muranen da sposata.
PERFETTA - "Ho fatto la gara perfetta, sempre a stare dietro, seconda nelle qualificazioni, poi nei quarti e in semifinale, mi sono tenuta le energie per la finale quando ho deciso di attaccare al momento giusto e nel rettilineo finale mi sono reso conta che stavo vincendo, temevo la beffa ma stavolta non potevo perdere". Con gli sci da missile preparati con amore dal marito Alessandro Biondini, che le dà sempre la carica, con una condizione che era smagliante e non calante come si temeva nella combinata finita al settimo posto, la forestale dagli occhi celesti ha vinto per la quarta volta consecutiva in Repubblica Ceca, anche questa impresa da record: 2 volte a Praga e una a Nove Mesto in Coppa del Mondo, ovvero al Tour de ski, e adesso in questa prova mondiale che era più di luna lotteria, una gara secca, dove forse più di tutte l’azzurra aveva da perdere. "Ma stavo bene, ero serena, avevo dormito tranquilla...". E quando non ha troppe pressioni, Arianna è capace di tutto. Ha dimostrato di non patite l’effetto-Longa, ovvero l’irruzione di Marianna reduce dall’argento e dal quarto posto. Con due donne così l’Italia è capace di tutto, a questo punto.
UOMINI - Tra gli uomini, doppietta norvegese con Hattestad e Kjoelstad, bronzo a Morilov e Fulvio Scola ottavo, secondo nella finale B. Out nei quarti Zorzi e i fratelli Pasini, con grandi rimpianti. Felici solo per la Follis che ha fatto commuovere tutti: compreso da lassù il fratello Leonardo, morto in una valanga.
dal nostro inviato

Stefano Arcobelli
Email Scheda Utente
Post: 16.036
Post: 15.333
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
24/02/2009 17:54
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Email Scheda Utente
Post: 16.039
Post: 15.336
Sesso: Femminile
Amministratrice
Amico Special
OFFLINE
25/02/2009 18:47
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Follis-Longa di bronzo
Sprint a coppie da podio


Ai Mondiali di Liberec, terzo posto per Arianna Follis (già d'oro nella sprint a tecnica libera) e Marianna Longa. Gara dominata dalla Finlandia, argento alla Svezia. Tra gli uomini trionfa la Norvegia

LIBEREC (Rep. Ceca), 25 febbraio 2009 - E quattro. Di bronzo, a coppie nel passo più difficile per noi: quello alternato. Una medaglia per ribadire che questi sono i Mondiali soprattutto di Arianna Follis e Marianna Longa, Ari e Mary. Dopo aver cercato e trovato gloria da sole, la valdostana e la valtellinese hanno festeggiato insieme nella gara più strana del fondo: una sorta di sprint individuale alternandosi nei cambi come una staffetta, cinque cambi e sei giri al termine dei quali, prima in semifinale (passavano le prime tre coppie più i 4 lucky looser) e poi in finale si decidono le medaglie.
FINLANDIA D'ORO - Nella prova femminile, Longa e Follis si sono trovate insieme sul podio con le dominatrici finlandesi (Aino Kaisa Saarinen, e l'immarcescibile e discussa Virpi Kuitunen), e le svedesi Anna Olsson e Lina Andersson che hanno pagato 20" alle vincitrici e lasciato le azzurre a 3 secondi. La coppia tricolore ha lasciato sotto il podio la novità del tandem giapponese, Ishida e Natsumi, che hanno impensierito le due ragazze seguite da Alfred Stauder, il tecnico che ha più di tutti creduto in un’impresa simile. Perché di impresa si può parlare al di là del colore della medaglia: in questa gara, a tecnica classica, che vede noi sul podio e la Norvegia tristemente quinta, non è usuale che l’Italia ottenga simili risultati. Ma disponendo delle due fondiste forse più in forma di tutti i Mondiali, nulla è impossibile.
PAROLE D'ARGENTO - A questo ragionamento era arrivato il tecnico della nazionale rosa che ha rischiato le nostre due star a 24 ore dalla staffetta tradizionale (le altre due in gara domani saranno Antonella Confortola e Sabina Valbusa). Non avrebbe potuto festeggiare meglio l’oro del giorno prima, Arianna Follis: la neo iridata dello sprint s’è presa dunque anche la seconda medaglia nel passo più refrattario alle sue caratteristiche: "La medaglia davvero più inattesa". E la Longa: "E’ proprio bello salire insieme sul podio, vedete? Non siamo rivali, siamo sorridenti e medagliate anche insieme. E non è finita qui". Dopo la staffetta, infatti, sabato le due azzurre completeranno le dure fatiche nella massacrante 30 km in linea a skating.
UOMINI - La coppia maschile, composta da Renato Pasini e Fulvio Scola, ha invece chiuso 13ª, eliminata nella prima semifinale: fatale l’ultimo giro con il bergamasco, iridato della specialità ma a skating con Zorzi (l’altro grande deluso che rischia il posto in staffetta venerdì), che ha ha pagato le gambe dure dopo aver preso il testimone dal compagno al secondo posto. Un Mondiale stregato per i Pasini e Zorro, mentre la Norvegia con Hattestad e Kjoelstad si prendeva l’oro battendo i tedeschi Angerer e Teichmann, argento al fotofinish rispetto al finlandesi Nousiainen e Jauhojaervi.
dal nostro inviato
Stefano Arcobelli
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]
Statistiche

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:37. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com