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ORO
ARGENTO
BRONZO
PAOLO VIGANO'
INSEGUIMENTO SU PISTA
PAMELA PEZZZUTO
TENNIS TAVOLO
FABIO TRIBOLI
INSEGUIMENTO SU PISTA
PROTOPAPA, AGOLETTO, SIGNORE, SACCOCCI CON FRANZETTI
QUATTRO CON CANOTTAGGIO
CECILIA CAMELLINI
NUOTO 100 SL NON VEDENTI
CLARA PODDA
TENNIS TAVOLO
FABIO TRIBOLI
CICLISMO 76KM STRADA
VITTORIO PODESTA'
CICLISMO
FABIO TRIBOLI
CRONO SU STRADA
MARIA POIANI
NUOTO 50 M SL
ALBERTO SIMONELLI
TIRO CON L'ARCO
GIORGIO FARRONI
CICLISMO STRADA
CECILIA COMELLINI
NUOTO 50M SL
MARCO VITALE -OSCAR DE PELLEGRIN - FABIO ESPOSITO
TIRO CON L'ARCO SQUADRE
MARCO VITALE
TIRO CON L'ARCO
WALTER ENDRIZZI
MARATONA
MICHELA BRUNELLI-CLARA PODDA
DOPPIO TENNIS TAVOLO
ALBERTO PELLEGRINI
SCIABOLA
[Modificato da (Rosy) 17/09/2008 15:34]



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Paralimpiadi, dal ciclismo
la prima medaglia azzurra

Fabio Triboli ha ottenuto il bronzo nell'inseguimento su pista, battendo il brasiliano Soelito Gohr nella finale per il terzo posto.

PECHINO (Cina), 8 settembre 2008 - L’Italia ha conquistato la prima medaglia alla Paralimpiade di Pechino nel ciclismo grazie a Fabio Triboli, bronzo nell’inseguimento su pista km 4 classe LC1. Nella finale per il terzo posto con 4’45"677 ha stabilito il nuovo primato personale e battuto il brasiliano Soelito Gohr. Triboli non è un atleta di primo pelo. Ha 42 anni e vive a Mondello Lario, in provincia di Lecco, dove lavora come metalmeccanico alla Carpano, un’azienda che produce laminati di alluminio ed è tesserato per le Fiamme Azzurre. Sposato con 3 figli, ha perso l’uso del braccio destro all’età di 5 anni investito da un’auto. Ma dice che questa menomazione non è mai stata un problema, che nella vita alla fine ha fatto tutto quanto voleva. Ha iniziato a pedalare nel ’90, ma, avendo poco tempo di allenarsi ha continuato a giocare a tennistavolo, dove è arrivato sino alla serie C. Ha potuto dedicarsi completamente alla bicicletta solo nel ’95, grazie ai turni concessigli dalla sua azienda e lo ha facilitato nelle ultimi 2 anni l’ingresso nelle Fiamme Azzurre.
PISTORIUS - Ieri ha pure esordito a Pechino Oscar Pistorius nella batteria dei 100 metri, la gara per lui più difficile considerando i problemi di partenza. È stato un esordio positivo visto che con 11"16 ha stabilito il miglior tempo. Alla fine si è detto superfelice e pieno di fiducia di tornare in Sud Africa con 3 medaglie d’oro e, spera, pure un primato mondiale. È favorito nella finale che si corre domani (ore 12.12 italiane), anche perché i suoi principali avversari, gli statunitensi Frasure e Shirley, che si sono affrontati nell’altra batteria, sono apparsi meno brillanti rispetto a quattro anni fa ad Atene. Ala finale parteciperà anche un italiano, il veronese Heros Marai, 4° ieri nella prova di Pistorius con 12"04, nuovo primato personale.
DU TOIT - Intanto continua la corsa all’oro dell’altra sudafricana Natalie Du Toit, che ieri, dopo il titolo conquistato domenica nei 100 farfalla, ha fatto suo anche quello dei 100 stile libero (1’01"44) della categoria S9. Secondo oro nelle stesse specialità anche per l’altro fenomeno della piscina, la statunitense Jessica Long, 16 anni, S8, mentre l’australiano Matt Cowdrey ha conquistato, dopo l’argento nella farfalla, l’oro dei 100 stile libero con il nuovo primato mondiale, 55"30. Alla fine della seconda giornata la Cina è già in testa al medaglie con 28 medaglie (8 ori, 10 argenti e 10 bronzi, davanti agli Stati Uniti (17, 8-4-5) e la Gran Bretagna (15, 7-5-3).
dal nostro inviato
Pierangelo Molinaro




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Paralimpiadi, Viganò d'oro
Pistorius vince i 100 metri

L'azzurro ha battuto il tedesco Michael Teuber nella finale dell'inseguimento su pista categoria LC4; nel turno eliminatorio il piemontese aveva stabilito il record del mondo. Pistorius si impone in rimonta nella finale dei 100

PECHINO (Cina), 9 settembre - Ha cominciato ad andare in bicicletta per stare dietro alla figlioletta Claudia quando aveva 4 anni e stava cominciando a togliere le rotelline. Ora, appena quattro anni dopo quel momento, Paolo Viganò ha vinto la prima medaglia d’oro paralimpica della sua carriera e della spedizione azzurra ai Giochi di Pechino: l’Inseguimento Individuale sulla distanza dei 3000 m in pista cat. LC4, cioè atleti con disabilità agli arti inferiori e superiori. Viganò, 39 anni, monzese che abita in Valsesia, ha perso l’uso del braccio e della gamba sinistra dopo un incidente in moto quando ne aveva ventuno. “Ma per trovare uno sport da praticare con continuità c’è voluta mia figlia e la sua bicicletta. Non riesco a correre, era l’unico modo per seguirla”, spiega.

DUE MEDAGLIE - Il ciclismo porta a due dunque le medaglie italiane alla Paralimpiade di Pechino, dopo quella vinta da Fabio Triboli, sempre nell’inseguimento individuale 4000 m cat LC1. Nel canottaggio, l’armo azzurro del Quattro Con formato da Paola Protopapa, Luca Agoletto, Daniele Signore, Graziana Saccocci è approdato direttamente in finale vincendo la propria batteria. Davanti ai 91 mila spettatori del Nido d’Uccello, Heros Marai è giunto settimo nella finale dei 100 m T44 (atleti amputati di gamba sotto il ginocchio), vinta da Oscar Pistorius. Francesca Porcellato ha conquistato la finale dei 400 m in carrozzina T53 Francesca Porcellato nei 400 m. Giuseppina Gargano è invece giunta sesta nella finale dei 200 m T44 (atleti amputati di gamba sotto il ginocchio). Nel tennis tavolo, Michela Brunelli è entrata in semifinale battendo la sudafricana Moll. Nel nuoto Luca Mazzone si è classificato quinto nei 200 m sl cat. S4.
PISTORIUS - Era il giorno della gara più attesa di questa Paralimpiade, i 100 m T44. La sfida doveva essere quella fra Oscar Pistorius, lo statunitense Marlon Shirley, che si presentava però a questa finale in non buone condizioni fisiche e l’altro americano Brian Frasure. Shirley è però caduto dopo poco più di metà gara. Pistorius ha vinto così la sua prima medaglia d’oro paralimpica, ma quanta fatica per battere Jerome Singleton, il terzo degli americani in gara, giunto secondo davanti a Frasure. Solita partenza lenta per Pistorius, che ha chiuso in 11”16 rimontando cinque avversari negli ultimi 50 metri e superando Singleton sul traguardo. “Ho raggiunto il primo dei tre obiettivi che mi ero proposto – ha detto Pistorius –. Era la gara più difficile per me, sono davvero felice per aver vinto. Non credo che Shirley avrebbe potuto battermi se non fosse caduto, ma mi è spiaciuto che non abbia chiuso la gara”.

LONG - Ha fatto sensazione il bronzo nei 100 rana SB7 di Jessica Long, la sedicenne americana amputata a entrambe le gambe, che avrebbe voluto contendere a Natalie Du Toit il primato di medaglie d’oro in piscina. Vittoria di Erin Popovich, altra americana, giunta al suo terzo oro.

MEDAGLIERE - Come era prevedibile, la Cina guida con distacco il medagliere (16 oro, 21 argento, 16 bronzo) davanti alla Gran Bretagna (14 o, 11 a, 7 b) e agli Stati Uniti (10 o, 5 a, 11 b).
Claudio Arrigoni




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Altre gioie da Pechino
Sorrisi dal tennistavolo

Alle Paralimpiadi, argento e bronzo nel ping-pong azzurro con la friulana Pamela Pezzutto e la sarda Clara Podda. La Cina domina il medagliere, Italia ventinovesima

PECHINO (Cina), 10 settembre 2008 - Pamela si è allenata tutti i giorni facendo viaggi di ore per poter essere a Pechino. Clara ha dimenticato di essere nonna per qualche giorno ("ma il pensiero era sempre per il piccolo Mirko") in modo da arrivare preparata alla Paralimpiade.

DUE MEDAGLIE - Il primo premio è arrivato proprio oggi. Nel tennistavolo, cl.2 (tetraplegici), Pamela Pezzutto, friulana di Sacile, ha conquistato l'argento, sconfitta in finale dalla cinese Liu J, mentre Clara Podda, cagliaritana di nascita ma romana di adozione, ha vinto il bronzo battendo 3-1 la francese Lafaye.
LA FRIULANA - Una grande festa attende Pamela al ritorno a Mron di Brugnera, nei pressi di Pordenone, dove vive con il fidanzato Giuseppe, dopo essere nata a Sacile. Ha iniziato a praticare tennis tavolo nel 2005, dopo un incidente d'auto nel 2001. Uno dei tanti incidenti del sabato sera che l'ha portata a essere tetraplegica. In ospedale si è fidanzata con Giuseppe, che l'ha seguita insieme a mamma Luigina e papà Flavio.
LA SARDA - Il bronzo italiano è opera di una nonna. Clara è infatti una della atlete più anziane presenti alla Paralimpiade: 57 anni, ha due figli (Danilo e Sonia) e un nipote, Mirko, di tre anni e mezzo, più un altro in arrivo. In carrozzina dal 1987 dopo un incidente accadutole mentre stava portando il figlio a scuola, Clara ha partecipato a quattro edizioni della Paralimpiade, la prima ad Atlanta nel nuoto. Poi è passata al tennistavolo, dove in coppia con Christina Ploner, altra azzurra, partecipa anche a tornei veterani con atleti normodotati.
ALTRI AZZURRI - Nell'atletica leggera Francesca Porcellato (classeT53) è giunta quinta con 58.83 nei 400 m in carrozzina, in una gara velocissima vinta dall'americana Jessica Galli con il record del mondo. Nel canottaggio, mentre Agnese Moro e Simone Miramonti raggiungono la finale B, accedono alla finale del doppio misto Daniele Stefanoni e Stefania Toscano, che hanno vinto la prova dei ripescaggi in 4:35.24, secondo tempo assoluto. Nel tennis in carrozzina, si sono svolte oggi le prove di doppio: Mario Gabelli e Fabian Mazzei accedono agli ottavi di finale battendo gli inglesi Jewitt e Simpson per 6-4, 6-4. Si fermano invece sia Giuseppe Polidori e Antonio Raffaele (cat.Quad), battuti dagli olandesi Dorrie Timmermans e Van Erp con il punteggio 0-6, 2-6, sia Silvia De Maria e Marianna Lauro sconfitte dalle giapponesi Okabe e Yaosa per 4-6, 0-6. Passaggio ai quarti di finale nel compound di tiro con l'arco per Alberto Simonelli con 112 punti e Fabio Azzolini con 107 punti. Nel tiro a segno si è invece chiusa con un settimo posto finale la prova di Antonio Martella nella pistola P3-25 mt SH1, nella gara vinta dal russo Lebedinski con il punteggio di 574 (200.7 nei tiri di finale). La gara di Giancarlo Iori si era invece fermata al preliminare (10° posto), mentre Oliviero Tiso ha chiuso al 18° posto.
MEDAGLIERE - Come era prevedibile, la Cina guida il medagliere con 77 medaglie (20 d'oro, 25 d'argento e 19 di bronzo), seguita da Gran Bretagna (19, 11, 9) e Stati Uniti (14, 6, 12). L'Italia è ventinovesima con 1 oro, 1 argento e 2 bronzi.
Claudio Arrigoni



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Pechino: quattro con d'oro
Secondo successo azzurro

Il remo composto da Protopapa, Agoletto, Signore, Saccocci e il timoniere Franzetti ha vinto la finale del quattro con di adaptive rowing alle Paralimpiadi. Atletica: la Porcellato si qualifica per la finale dei 100 metri

PECHINO (Cina), 11 settembre 2008 - Secondo oro per l'Italia ai Giochi Paralimpici di Pechino 2008. A conquistare il gradino più alto del podio è stato l'equipaggio del 4 con di adaptive rowing formato da Paola Protopapa, Luca Agoletto, Daniele Signore, Graziana Saccocci ed il timoniere Alessandro Franzetti. Gli azzurri, con il tempo di 3:33.13, hanno preceduto sul traguardo l'imbarcazione statunitense e quella britannica.
ALTRI AZZURRI - Riguardo alle altre gare dove erano impegnati atleti italiani, nella finale di nuoto dei 50 dorso Filippo Bonacini ha terminato la sua prova al quinto posto con il tempo di 55:76. Stesso piazzamento per Immacolata Cerasuolo, che ha fermato il cronometro sul 2:56.24. Nel tiro con l'arco, all'Olympic Green Archery Field, Elisabetta Mijno (classe W1/W2) si è piazzata al nono posto. Mijno ha ottenuto il punteggio più alto di tutta la giornata di gare, perdendo agli ottavi di finale contro la francese Maufras du Chatell per 94-98. Seconda finale raggiunta invece per Francesca Porcellato nell'atletica su pista in carrozzina cat. T53. Nei 100 m, l'azzurra si è piazzata terza nella propria batteria con il tempo di 17"60, sua migliore prestazione stagionale e quarto tempo di qualificazione. La batteria è stata vinta dalla cinese Huang in 16"29, nuovo record paralimpico.
Claudio Arrigoni



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Beffa olimpica per Podestà
Il "talent scout" di Zanardi

Da ciclismo e nuoto altre tre medaglie per l'Italia. L'iridato della crono su strada di handbike, che ha portato alla disciplina anche l'ex pilota di F.1, bruciato sul traguardo come la 16enne Camellini nei 100 sl non vedenti. Bronzo per Fabio Triboli, che ha vinto la sua seconda medaglia alle Paralimpiadi

PECHINO (Cina), 12 settembre 2008 - Un soffio e sarebbe stato oro. Le due medaglie d'argento vinte oggi dagli azzurri alla Paralimpiade di Pechino hanno avuto a lungo il sapore del metallo più bello. E a queste si è aggiunta una medaglia di bronzo. E' mancato davvero poco per vincere a Cecilia Camellini nei 100 m sl S11 (non vedenti) e a Vittorio Podestà nella cronometro individuale su strada di handbike: Cecilia è stata battuta dalla cinese Xie per 69 centesimi, mentre Vittorio ha perso da uno dei monumenti dello sport paralimpico, Heinz Frei. A loro si è aggiunto Fabio Triboli, che aveva vinto la prima medaglia italiana con un bronzo in pista e che si è ripetuto oggi su strada nella cronometro individuale.
PODESTA' - 35 anni, paraplegico da quando ne aveva 29 per un incidente automobilistico, è il campione del mondo in carica di handbike e domenica dovrà avrà proprio la gara in linea. E' stato Vittorio a portare Alex Zanardi all'handbike. Si sono conosciuti a un parcheggio in un autogrill. "Io volevo posteggiare e pensavo che quella grande auto nel posto disabili fosse di un normodotato. Invece è sceso Alex". Zanardi notò quell'aggeggio sul tetto di Vittorio e da lì è cominciata la loro amicizia. "Sono felice per Vittorio, ha una volontà enorme ed è un fenomeno. E poi, lasciatemelo dire, è uno che ha due maroni...", dice Alex. Vittorio ha iniziato a gareggiare nel 2004 e ha cominciato a vincere. Il suo primo sport è stato il basket in carrozzina appena pochi mesi dopo l'incidente. Nel 2006 ha vinto la maratona di Milano ed è arrivato secondo a New York.
CAMELLINI - Ha 16 anni, il sorriso bello della sua età e fa tenerezza quando la si vede arrossire (spesso). Non vedente, vive a Formigine e frequenta il liceo classico a Modena: "Sì, sono abbastanza brava a scuola". Anche se si allena tutti i giorni due ore in piscina e le piace andare a cavallo e sciare. Ha iniziato a nuotare a tre anni. "Sapevo di essere partita bene, poi ho sentito il pubblico che urlava e ho pensato: cavolo, la cinese mi sta sorpassando. Ho spinto al massimo, ma sono felice di come è andata". Per i non vedenti la gara è contro se stessi e il tempo, visto che non possono avere il confronto con gli altri atleti. Nella stessa gara, quinto posto per Maria Poiani.
ALTRI AZZURRI - Nell'atletica, ottima prestazione di Francesca Porcellano, quarta nei 100 m in carrozzina T53, a soli 17 centesimi dal bronzo. Nell'arco in carrozzina, nel compound, semifinale per Alberto Simonelli, mentre è stato sconfitto invece Fabio Azzolini; in piedi, semifinale anche per Mario Esposito. Peccato per Paolo Viganò, vincitore nel ciclismo su pista della prima medaglia d'oro italiana, che è caduto nella cronometro su strada, quando era in seconda posizione, a cinquanta metri dal traguardo.
MEDAGLIERE - La Cina aumenta il suo vantaggio con 109 medaglie (37 ori, 42 argenti e 30 bronzi) sulla Gran Bretagna, che ne ha 69 (33 ori), e sugli Stati Uniti con 56 (23 ori). Italia in ventisettesima posizione con 2 ori, 3 argenti e 3 bronzi.
Claudio Arrigoni



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Caspita quante medaglie già!



MICHELA
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Re:
ELIPIOVEX, 12/09/2008 22.10:

Caspita quante medaglie già!




Considerando che sono "solo" 84 i nostri atleti, abbiamo una media pazzesca.





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Dal ciclo un oro e un bronzo
Simonelli freccia d'argento
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Dopo due bronzi, Fabio Triboli trionfa nella prova su strada categoria LC1/LC2/CP4. Terzo posto per Giorgio Farroni nella categoria mista CP1/CP2. Secondo posto per l'arciere, battuto in finale dall'inglese Stubbs
Fabio Triboli in azione alle Paralimpiadi: per lui la 3ª medaglia. Markanews
Fabio Triboli in azione alle Paralimpiadi: per lui la 3ª medaglia. Markanews
PECHINO, 13 settembre 2008 - Fabio Triboli non si ferma più. L'azzurro ha conquistato l'oro ai Giochi, terza medaglia dopo due bronzi, nella gara in linea di ciclismo su strada, sulla distanza di 76 km. Il lombardo ha preceduto il francese Mercier e l'australiano Gallagher. "Ringrazio tutti - ha dichiarato a fine gara Triboli - i miei compagni, gli allenatori Valentini e Introzzi, la mia famiglia. Enza dubbio la prestazione più bella che abbia mai sfoderato - ha concluso il lecchese - indescrivibile dire l'emozione che provo in questo momento". Ma non è finita. Il ciclo ha regalato anche un bronzo. Lo ha vinto il trentaduenne Giorgio Farroni che ha conquistato il terzo posto nella categoria mista CP1/CP2 con il tempo di 48'34"13 dietro all'inglese David Stone e al sudafricano Riaan Nel. "È un sogno che si avvera - ha detto il campione italiano dopo un pianto liberatorio -. È difficile descrivere quello che si prova quando si è davanti a tante persone, soli con le proprie forze a battersi per il titolo. Certamente un'emozione unica. Ho vissuto attimi che ricorderò per sempre".
SIMONELLI NON CI STA - All'Olympic Green Archery Field è invece arrivato un argento dal tiro con l'arco. Alberto Simonelli ha conquistato il 2° posto nel compound individuale maschile, perdendo nella gara finale contro l'inglese Stubbs per 116-111. Amaro il commento: "Sono molto ma molto nervoso, avrei potuto batterlo tranquillamente, invece ho sbagliato la mia freccia. Ho iniziato ad agitarmi quando Stubbs era in vantaggio di un punto, ho ftto il possibile ma non ce l'ho fatta".
gasport

gasport
[Modificato da (Rosy) 13/09/2008 13:03]



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Tre medaglie per gli azzurri
Regalo speciale a Pistorius

Giornata di gloria per l'Italia: oro e argento per Maria Poiani e Cecilia Camellini nei 50 sl, argento anche per Marco Vitale nel tiro con l'arco. Cassano regala la sua maglia autografata al velocista sudafricano impegnato nelle Paralimpiadi

PECHINO (Cina), 14 settembre 2008 - Non si sono accorte di essere arrivate prima e seconda. Lo immaginavano. Le avvolge il buio. Poi la gioia: Maria Poiani e Cecilia Camellini hanno vinto oro e argento nei 50 m sl in una giornata storica per il nuoto paralimpico azzurro. A loro si aggiunge poi quella d'argento nel tiro con l'arco di Marco Vitale.
POIANI - Ha 26 anni e fa la centralinista. Ha cominciato a nuotare 15 anni fa perché voleva fare un po' di movimento. È alla sua seconda Paralimpiade. La prima è stata Sydney 2000, dove ha partecipato come atleta ipovedente. Poi la vista è peggiorata sempre di più. La passione per il nuoto, no. Quella non è mai cambiata. Eccola quindi protagonista di Beijing 2008. Dopo la prestazione di venerdì scorso, durante la quale a causa di un errore aveva ottenuto il quinto posto, oggi con il tempo di 31.39 si è riscattata. "'Non sentivo nulla quando sono arrivata, non capivo perché i cinesi stessero zitti, nessuno esultava, gridava, applaudiva, le emozioni erano fortissime....paura, ansia, gioia, una gran voglia di sapere!", ha detto Maria subito dopo aver capito che l'oro era suo.
CAMELLINI - A soli 16 anni, è alla sua prima Paralimpiade. Ha accompagnato nella cerimonia di apertura la portabandiera della Squadra Italiana, Francesca Porcellato (che oggi ha ottenuto la terza finale di questa Paralimpiade). E' alla sua seconda medaglia d'argento: la prima nei 100 sl e ora nei 50 sl. Nuota da quando, a tre anni, si è tuffata nella piscina dei nonni. Impossibile non accorgersi delle sue grandi potenzialità, dimostrate già nel 2007 con i 2 ori ottenuti ai mondiali di nuoto di San Paolo. "Ero partita per Pechino promettendomi di fare il massimo. Il primo argento è stata una sorpresa. Non mi sarei mai aspettata di tornare a casa con due medaglie!", ha spiegato con il tipico rossore dei timidi. Frequenta il liceo classico Muratori di Modena e le sue materie preferite sono il greco e il latino. Suona il pianoforte e le piace molto leggere. Il suo autore preferito è Stephen King. Anche se, spiega, preferisce non leggerlo prima di andare a dormire.
ARGENTO - Lo ha vinto Marco Vitale nel tiro con l'arco Olimpico. L'azzurro, 27 anni, paraplegico, nato a Gaeta, ha perso la finale con il cinese Cheng Changjlie per 108 a 104. In precedenza, Vitale, grande appassionato di musica e computer, aveva sconfitto il cinese di Taipei Tseng Lung-Hui.
PISTORIUS E CASSANO - "To Oscar, my best Champ", firmato Antonio Cassano. L'attaccante della Sampdoria ha voluto far avere al campione sudafricano simbolo di questa Paralimpiade e dello sport per atleti con una disabilità una sua maglia autografata. Oscar Pistorius era ospite degli studi Rai ai Giochi di Pechino e ha vestito in diretta la maglia della Sampdoria numero 99 di Cassano. Gliela ha consegnato Federico Russo, figlio di Vittorio, viceallenatore della Samp, e amico di Pistorius. Con lui ha realizzato il disco "Olympic Dream", del quale buona parte dei proventi andranno alla Fondazione Nelson Mandela Children Foundation, sostenuta da Pistorius. Oscar in gioventù aveva giocato anche a calcio e ha una simpatia per la Lazio. "Grazie infinite a voi e a Cassano - ha detto Pistorius -. E' un gesto che ho molto apprezzato e tutte le volte che potrò, ora, seguirò Cassano in tv. Questo è da lui un riconoscimento per tutto lo sport paralimpico". Cassano ha chiesto una maglia del campione sudafricano.
NAPOLITANO - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha telefonato a Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, per complimentarsi con la squadra italiana per gli ottimi risultati che sta ottenendo. Il Presidente ha detto di sentirsi orgoglioso e ha dato appuntamento per la delegazione italiana al Quirinale dove riceverà gli azzurri al loro rientro in Italia.
Claudio Arrigoni



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Tennistavolo e arco
ancora due medaglie azzurre

La coppia Michela Brunelli-Clara Podda perde la finale nel tennistavolo in carrozzina ed è d'argento; bronzo per la squadra di tiro con l'arco formata da Oscar De Pellegrin, Marco Vitale e Fabio Esposito

PECHINO (Cina), 15 settembre 2008 - Un argento e un bronzo: la spedizione azzurra alla Paralimpiade di Pechino arricchisce ancora il medagliere italiano grazie alla coppia Michela Brunelli-Clara Podda nel tennis tavolo in carrozzina, che si è arresa in finale alle cinesi Liu-Li, e alla squadra del tiro con l’arco formata da Oscar De Pellegrin, Marco Vitale e Fabio Esposito.
BRUNELLI-PODDA - “Non è un oro perso, ma un argento strameritato”: Michela Brunelli sintetizza così la conquista dell’argento nel tennis tavolo in carrozzina (classe 1-3). Insieme a Clara Podda ha provato a vincere con le quasi imbattibili cinesi. Ha vinto lei il primo singolare con la Liu 3-1. Poi, la sconfitta della Podda con l’altra cinese Li e quella nel doppio hanno chiuso la gara prima del suo secondo singolare. Michela, 34 anni, di Bussolengo, alle porte di Verona, ha iniziato a giocare a tennistavolo dopo l’incidente in motorino che l’ha resa paraplegica a 18 anni. Nel 2007, ai campionati assoluti di Terni, ha vinto (contro atleti normodotati) singolo e doppio. Clara Podda è alla sua seconda medaglia. Aveva raggiunto la prima (un bronzo sempre nel doppio, ma nella cl. 3, tetraplegici). Cagliaritana, ma romana d’adozione, Clara è con i suoi 57 anni l'atleta con maggiore esperienza della spedizione azzurra.
ARCO - Grande affermazione degli azzurri De Pellegrin-Vitale-Esposito, che hanno battuto nella finale per il terzo posto il Giappone, una delle migliori nazioni dell’arco in carrozzina, per 207-194. Dall’arco era già venuta un argento con Alberto Simonelli. Vitale, ventisettenne di Gaeta, appassionato di computer, ha già vinto un argento individuale a Pechino. De Pellegrin è uno dei veterani della Paralimpiade, avendo già partecipato a Barcellona, Atlanta, Sydney e Atene. Le prime due esperienze le aveva fatte però nel tiro a segno e solo poi è passato all’arco, dove ha vinto un oro a squadre e un bronzo a Sydney. Esposito, 46 anni, di Seriate, vicino Bergamo, è alla sua seconda Paralimpiade dopo Sydney e fa parte della Pol.Ha. Bergamasca, la stessa società di Maria Poiani Panigatti (oro nel nuoto) e Alberto Simonelli (argento nel tiro con l’arco).
MEDAGLIERE - La Cina non ha rivali: 187 medaglie con ben 80 ori, 60 argenti e 47 bronzi. A seguire, la Gran Bretagna, prossimo Paese organizzatore dei Giochi Paralimpici, con 41 ori (96 totali) e gli Stati Uniti con 32 (91 totali). Italia venticinquesima con 16 medaglie (4 ori, 7 argenti, 5 bronzi)
DU TOIT E PISTORIUS - Il Sud Africa è una delle nazioni simbolo della Paralimpiade, non per numero di medaglie, ma per l’impatto lasciato sui Giochi dai suoi due atleti simbolo, Natalie Du Toit e Oscar Pistorius. Cinque gare e cinque medaglie d’oro per la Du Toit nell’acqua magica della piscina olimpica. “Era quello che volevo, ma non pensavo fosse facile e infatti ho dovuto faticare”, ha detto Natalie alla conclusione del suo impegno paralimpico. Aveva sfiorato la partecipazione ai Giochi di Sydney nel 2000, poi un incidente mentre era in motorino e l’amputazione di una gamba. Ma non aveva mai smesso con il nuoto e, quest’anno, ha coronato il suo sogno olimpico partecipando alla 10 km dei Giochi di agosto. Non ha mai snobbato la Paralimpiade, la sua simpatia e disponibilità hanno conquistato il Water Cube. Non è da meno Oscar Pistorius nel suo rapporto con il pubblico al Nido d’Uccello, dove a vedere le gare paralimpiche giungono in 91 mila. Mercoledì correrà i 400 m praticamente senza rivali raggiungendo il suo terzo oro, dopo quello in 100 e 200 m. “So che su di me c’è pressione, ma credo che i 400 m siano una gara difficile, anche se è la distanza che preferisco – ha detto Pistorius –. La gara più dura sono stati i 100. Mi piace sentire il calore del pubblico cinese. Il mio primo obiettivo è vincere, non cercare record”.
Claudio Arrigoni



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17/09/2008 15:36
 
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Pancalli incorona gli azzurri
"Risultati eccezionali"

Il presidente del CIP applaude le 18 medaglie (4 ori, 7 argenti e altrettanti bronzi) conquistate dall'Italia alle Paralimpiadi di Pechino. "Dimostrano la serietà con cui ci siamo preparati, ma ora dobbiamo lavorare per allargare la base dei praticanti"

PECHINO (Cina), 17 settembre 2008 - "Sono molto soddisfatto. Ci aspettavamo un livello tecnico alto, ma non così. I nostri azzurri hanno ottenuto risultati eccezionali e le medaglie che sono arrivate sono anche superiori alle previsioni, dimostrando la serietà con la quale ci siamo preparati". Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, può essere contento della spedizione italiana ai Giochi di Pechino: 18 medaglie (4 oro, 7 argento, 7 bronzo) in un medagliere dominato dalla Cina (211 totali, 89 d'oro), dimostrano che il movimento paralimpico italiano deve certamente lavorare, ma su basi solide.
TRIBOLI - Il nostro "Pistorius", atleta simbolo dei Giochi Paralimpici (il China Daily, quotidiano di Pechino, apriva la pagina paralimpica nell'ultima giornata unicamente con una sua grande foto) con le sue tre medaglie d'oro, si chiama Fabio Triboli, vincitore di un oro e due bronzi nel ciclismo. Gli altri ori sono venuti da Paolo Vigano, sempre nel ciclismo, e nel canottaggio dall'armo azzurro formato da Luca Agoletto, Paola Protopapa, Graziana Saccocci, Daniele Signore e dal timoniere Alessandro Pranzetti. "Triboli è un fulgido esempio di atleta paralimpico: ha preso cinque mesi di aspettativa non retribuita per essere qui e queste medaglie sono un bel premio - dice Pancalli -. Non mi vergogno a dire che la vittoria di Podestà sulla pista del ciclismo mi ha emozionato come fosse stata mia e mi ha fatto piangere di commozione. Il canottaggio è stata una sorpresa, ma dimostra che il lavoro con le federazioni dà i suoi frutti ed è la strada da seguire, in particolare per la preparazione degli atleti di alto livello". Nel canottaggio, gli atleti paralimpici, infatti, lavorano in Centri Federali con tecnici della Federcanottaggio.
RIFLESSIONE - L'Italia era rappresentata in 12 discipline su 20. Qualche delusione è arrivata dalla scherma e dall'atletica, anche se l'ultima giornata ha portato in queste due discipline il bronzo nella sciabola con Andrea Pellegrini e quello nella maratona con Walter Endrizzi. "Le medaglie non possono tralasciare una riflessione anche critica - continua Pancalli -. Dobbiamo lavorare sul reclutamento, per allargare la base dei praticanti; avere sinergie con le federazioni, come è successo nel canottaggio; insistere con il tentativo di inserimento nei gruppi sportivi militari degli atleti paralimpici, come è successo con le Fiamme Gialle, in modo da permettere ai nostri ragazzi di evitare di perdere il lavoro o dover prendere permessi non retribuiti per gare e allenamenti".
MEDAGLIERE - Come alle Olimpiadi, domina la Cina con 211 medaglie (89 oro, 70 argenti e 52 bronzo). Secondo posto per la Gran Bretagna , già al lavoro per Londra 2012, con un totale di 102 medaglie (42 o, 29 a, 31 b), con il ciclismo britannico fa da padrone come alle Olimpiadi con 20 ori dei 42 totali. Poi gli USA con un totale di 99 (36 o, 35 a, 28 b), stesso numero di medaglie d'oro delle Olimpiadi, anche se alla Paralimpiade vi erano molti più eventi (472 contro i 302 olimpici). L'Italia è ventottesima.
Claudio Arrigoni



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