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Europei in vasca corta
Italia sulle ali della Filippi

Scatta a Debrecen una rassegna di altissimo livello: la romana nei 400 misti è la carta migliore per gli azzurri. Intanto è gelo tra gli ex fidanzati Marin e Manaudou: fra loro nemmeno uno sguardo

DEBRECEN, 13 dicembre 2007 - Ciminiere fumanti, vento gelido della puszta, case in centro che sembrano casermoni di periferia. Il cammino del nuoto verso l’Olimpiade non poteva cominciare in un posto più dimesso, ma l’assegnazione a Debrecen degli Europei in vasca corta 2007 vuole premiare il centenario della federazione ungherese.
ECCELLENZA - Poche distrazioni, dunque: meglio pensare a nuotare nel primo appuntamento medagliato della stagione, che raccoglie il gotha dell’Europa con poche eccezioni: da Van den Hoogenband alla Alshammar fino ai russi più forti. Resta comunque una rassegna di livello eccelso, soprattutto alla luce dei risultati già timbrati quest’anno in coppa del Mondo.
AMBIZIONI ITALIA - L’Italia in Ungheria difende le nove medaglie della scorsa edizione e soprattutto i quattro ori ottenuti da Magnini nei 100 e 200 sl, da Marin nei 400 misti e dalla Filippi sempre nei 400 misti. Malgrado le note diffidenze dei nostri verso i 25 metri, che richiedono tuffi magistrali e virate potentissime, gli Europei sono sempre stati un eccellente terreno di caccia per gli azzurri, anche se questa stagione particolare, proiettata verso la Cina e con gli Europei assoluti in programma già a marzo, ha richiesto una preparazione mirata. Dunque, solo la Filippi (che da ieri ha ufficialmente un nuovo tecnico, che in realtà è colui che l’ha lanciata all’Aurelia, Cesare Butini), tempi alla mano, sembra destinata alla soddisfazione più grande nei 400 misti, mentre Magnini, sul podio dei 100 sl ininterrottamente dal 2003 (due ori e due argenti), quest’anno ha lasciato il record europeo a Nystrand, che poi si è preso anche il Mondiale (45"83) e si presenta come il grande favorito dello sprint. Una situazione strana per Re Magno, abituato ad avere puntati addosso i riflettori, anche se ad otto mesi dai Giochi può risultare salutare non avvertire troppo le pressioni. Nei 200, occhio invece al tedesco Biedermann.
MARIN CUORE INFRANTO - Quanto a Marin, arriva a Debrecen con il cuore infranto per la fine della love story con la Manaudou (a proposito, i due non si sono manco salutati e in piscina si ignorano) e soprattutto con la consapevolezza che Laszlo Cseh, il padrone di casa, vorrà rifarsi con gli interessi delle scoppole subite nell’ultimo anno. L’obiettivo del siciliano, chiamato a reagire comunque ad un momento difficile, è arrivare a battere Phelps a Pechino e dunque questa è solo una tappa, importante ma intermedia.
OUTSIDER - Colbertaldo nel mezzofondo, Terrin e Bossini nella rana, infine, potrebbero rappresentare il valore aggiunto della spedizione azzurra.
dal nostro inviatoRiccardo Crivelli



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15/12/2007 18:24
 
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L'Italia resta a secco
nel giorno dei fenomeni

A Debrecen si sono aperti gli Europei in vasca corta: nessuna medaglia per gli azzurri, primati del mondo per Otylia Jedrzejczak e Laszlo Cseh nei 200 farfalla e nei 200 misti

DEBRECEN, 13 dicembre 2007 - E’ subito l’ora dei fenomeni. Acqua che schiuma, record che cadono a frotte. Benvenuti alla prima giornata degli Europei in vasca corta di Debrecen: se dovevano essere la vetrina d’esordio sulla strada per Pechino, si salvi chi può.
MONDIALI - I guai sono alle spalle, evidentemente: è il primo pensiero che deve essere passato per la testa di Otylia Jedrzejczak e Laszlo Cseh dopo le cavalcate vincenti nei 200 farfalla e nei 200 misti a suon di primato del mondo. La polacca, che sta ancora scontando la condanna ai servizi sociali per l’incidente d’auto dell’ottobre 2005 in cui morì il fratello, torna padrona assoluta della specialità togliendo dall’albo dei record in 2’03"53 la meteora cinese Yang Yu, Berlino 2004. L’ungherese, idolo incontratato della folla (sua l’immagine su tutti i manifesti di presentazione), dimentica le sconfitte dell’ultimo anno che lo portarono dritto dritto dallo psicologo per ritrovare l’autostima e nei 200 misti scende sotto il muro dell’1’53" di un centesimo, cancellando il brasiliano Pereira che aveva stabilito il mondiale meno di un mese fa sempre a Berlino.
EUROPEO DI ROMA - Si accontenta, diciamo così, del primato europeo Markus Rogan, vincitore dei 200 dorso in 1’49"86: evidentemente all’austriaco fa bene il ponentino romano, visto che si allena con Rossetto e Magnini a Roma.
GLI ITALIANI - Consoliamoci perciò con un primato dal sapore vagamente italiano, perché gli azzurri chiudono la prima giornata a bocca asciutta: Colbertaldo è 4° nei 400 sl (3’40"83) nonostante il personale (Rosolino 6°), Boggiatto è 6° nei 200 misti (1’58"24) a 76/100 da un argento davvero alla sua portata. Terrin va in finale nei 100 rana, mentre oggi Magnini comincia ad assaggiare i 100 sl contro Nystrand che ieri ha vinto l’oro nei 50 e la Filippi insegue una medaglia negli 800 sl.
IL SALUTO - La notizia del giorno è peraltro il saluto di sottecchi rivolto da Luca Marin a Laure Manaudou quando l’italiano è entrato in piscina, ricambiato con un certo gelo: un passo avanti rispetto al nulla dei giorni precedenti. Il nuovo fidanzato di Laure, il dorsista Stasiulis, ha disputato la finale dei 200 dorso arrivando 5°: con il tempo della settimana scorsa ai campionati francesi avrebbe preso l’argento. Mal d’amore?
dal nostro inviatoRiccardo Crivelli



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15/12/2007 18:25
 
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Cseh rompe un altro muro
Filippi, errore da matita blu

L'ungherese scende sotto i 4' nei 400 misti e migliora il proprio record del mondo (3'59"33) prendendosi l'oro davanti a Marin, mentre la sua ex, Laure Manaudou festeggia con vittoria e primato europeo nei 100 dorso. La romana deve accontentarsi del bronzo, e del primato italiano, perché sbaglia a contare le vasche

DEBRECEN (Ung), 14 dicembre 2007 - Finalmente in Italia, ma con un grande rimpianto. Riempiamo finalmente la casella delle medaglie, ma la beffa atroce di cui è vittima Alessia Filippi rende la giornata comunque amara.

CONTI SBAGLIATI - Colpa della desuetudine agli 800 sl della romana, che affronta la gara più lunga del programma solo per la seconda volta in vasca corta, dopo la fantastica cavalcata in coppa del Mondo a Berlino di un mese fa. La Filippi ha il miglior tempo di iscrizione e ai 700 metri è nettamente davanti al resto del lotto, ben al di sotto del suo primato italiano stabilito appunto in Germania ma soprattutto decisamente in linea con il record europeo della Manaudou (8’11"25). Ai 750, il fattaccio: Alessia pensa di aver concluso la sua fatica, ma le vasche sono 30 anziché 32. Arriva lunga, per toccare come se fosse all’arrivo, ma si accorge che le rivali virano e perciò riparte, quasi da ferma. Sfuma l’oro, che va alla danese Friis e perfino l’argento, mentre il bronzo è salvo per 7/100. Non può consolare l’8’12"84 del nuovo record italiano, che frantuma l’8’16"35 berlinese: senza il clamoroso errore di calcolo oggi Alessia sarebbe stata imbattibile.
ORGOGLIO - La seconda medaglia, un bellissimo argento, è figlia dell’orgoglio di Luca Marin, il fidanzato piantato di Laure Manaudou: l’anno scorso ad Helsinki, ebbri d’amore, vincevano entrambi, adesso lui deve inchinarsi a Cseh mentre la francesina è d’oro nei 100 dorso con il nuovo record d’Europa (57"34). Il siciliano reagisce da campione al momento difficile, non solo amoroso, visto che è reduce da un infortunio a una spalla e coglie una medaglia che ne conferma appieno il valore. Del resto, l’ungherese aspettava questo momento da un anno, dalla scoppola in Finlandia e per non correre rischi, oltre alla rivincita, si è preso il primato del mondo abbattendo il muro dei quattro minuti (3’59"53).
SUPERPIPPO - Segnali confortanti anche da Filippo Magnini, che domani difenderà i titoli 2005 e 2006 dei 100 sl partendo dal terzo tempo (47"27, il suo migliore stagionale): lo svedese Nystrand e il francese Bernard sono stati più veloci di lui, ma in finale basterà la presenza di SuperPippo per modificare tattiche ed emozioni.
REGINETTA - Intanto la rana saluta la sua reginetta bambina: la 15enne Yulyia Efimova, dopo i 50, vince anche i 200 al passo del record europeo: tra le protagoniste di Pechino mettete pure la piccola russa.
dal nostro inviato
Riccardo Crivelli



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Pellegrini argento nei 400 sl
ma è gelo con la Manaudou

Agli Europei in vasca corta di Debrecen l'azzurra nuota un ottimo 400 sl chiudendo in 4'00''78 la gara dominata dalla francese. Finale da vere rivali, neanche un saluto. Nei 1500 maschili 3° posto con record italiano di Colbertaldo: 14'31"31. Bronzo per il re dei 100 sl in lunga, Filippo Magnini

DEBRECEN (Ung), 15 dicembre 2007 - Imprendibile Laure Manaudou. Per ora. Perché Federica Pellegrini, ottima 2ª nei 400 stile libero agli Europei in vasca corta a Debrecen, non misura il distacco tra lei e la francese, preferendo rinviare il bilancio all'Olimpiade di Pechino. "Dove - ha assicurato la Pellegrini a fine gara - saremo pronte per una finale in crescendo, e magari a metterla in crisi con un passaggio per la prima volta più veloce dei suoi". La Manaudou, con la quale Federica all'arrivo non ha scambiato neppure uno sguardo, ha dominato in 3'57''43, davanti all'azzurra (4'00''78) e all'ungherese Agnes Mutina (4'02''35).
COLBERTALDO - Record italiano e medaglia di bronzo per Federico Colbertaldo nella finale dei 1500 stile libero maschili che ha aperto il programma della terza e penultima giornata degli Europei in vasca corta a Debrecen (Ungheria). Il nuotatore azzurro ha chiuso con il crono di 14'31''31, migliorando di ben 12'' il suo personale ottenuto in Coppa del Mondo a Berlino e, soprattutto, limando di 5''62 il precedente record italiano che apparteneva a Massimiliano Rosolino (Valencia, 16 dicembre 2000). Medaglia d'oro al polacco Mateusz Sawrymowicz in 14'24''54, argento all'ungherese Gergo Kis in 14'29''58.
MAGNINI BRONZO - edaglia di bronzo per Filippo Magnini nella finale dei 100 sl. Il bi-iridato pesarese ha toccato terzo in 46"90, finendo alle spalle del francese Alain Bernard (oro in 46"39) e dello svedese Stefan Nystrand (argento in 46"73). Per l'Italia si tratta del quinto podio conquistato nella vasca magiara.
gasport



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Filippi e Magnini
doppietta d'oro

La romana domina i 400 misti in 4'30"46 e conquista il primo successo azzurro a questi Europei in vasca corta, Magnini la imita subito dopo nei 200 sl, dove Rosolino chiude 4°. Argento per Bossini nei 200 rana con il nuovo record italiano. Una Pellegrini scarica solo 5ª nei 200 stile libero

DEBRECEN (Ung), 16 dicembre 2007 - La romana Alessia Filippi nell'ultima giornata degli Europei in vasca corta a Debrecen, regala all'Italia il primo oro della spedizione. Dopo la beffa della prima giornata, quando negli 800 sl in cui sbagliò a contare le vasche e riuscì a strappare solo un bronzo, oggi nei 400 misti fa sempre gara di testa e approda alla medaglia più preziosa in 4'30"46. Ottimo Magnini, d'oro nei 200 sl, dove Rosolino chiude 4°. Il pesarese, due volte campione del mondo nei 100 in vasca lunga, si è imposto con il tempo di 1'43"50 davanti al tedesco Paul Biedermann, argento in 1'43"60, e al polacco Pawel Korzeniowski, bronzo in 1'44"05. Quarto Massimiliano Rosolino (1'45"29). Magnini, già bronzo nei 100 sl, porta all'Italnuoto il nono podio complessivo per i colori azzurri.
BOSSINI DA RECORD - Medaglia d'argento per Paolo Bossini nella finale dei 200 rana maschili. L'azzurro ha chiuso al 2° posto con il tempo di 2'05''82 (nuovo record italiano), battuto soltanto dall'ungherese Daniel Gyurta, oro con il nuovo record europeo (2'05''49, 14 centesimi in meno del precedente limite che Ian Edmond fece segnare a Dublino il 14 dicembre del 2003). Sul podio anche il bulgaro Mihail Alexandrov, bronzo in 2'06''91. Per l'Italnuoto del c.t. Castagnetti si tratta dell'ottavo podio complessivo.
PELLEGRINI GIU' - Non va oltre il 5° posto, infine, Federica Pellegrini nei 200 stile libero vinti a sorpresa dalla svedese Joselin Lillhage, che con il tempo di 1'53''55 ha preceduto la favorita numero uno, Laure Manaudou (1'54''15).
a breve il servizio completo
gasport



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