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 04/10/2007 20:41 | |
Scherma: subito un bronzo
con la sciabola di Marzocca
Ai Mondiali di San Pietroburgo, l'azzurra torna dopo esser finita fuori squadra e firma la terza medaglia personale nella rassegna iridata: "Medaglia speciale, arriva dopo un periodo in cui ho anche pensato di chiudere con la scherma"
SAN PIETROBURGO (Russia), 29 settembre 2007 - Torna a medaglia la sciabola femminile azzurra. Sul podio sale Gioia Marzocca, 28 anni, napoletana. Messa fuori squadra un anno fa alla vigilia dell'Europeo dall'ex c.t. Christian Bauer, la Marzocca ha portato a casa il bronzo mondiale. In semifinale è stata sconfitta 15-9 dalla cinese Tan Xue dopo aver rimontato un assalto in cui si è trovata presto in svantaggio 2-8. "E' un bronzo speciale per me — ha detto la Marzocca —, arriva dopo un periodo terribile in cui ho anche pensato di chiudere con la scherma. Lavoro per qualcosa di più, ora la testa è all'Olimpiade di Pechino".
RINCORSA - E' la nona medaglia individuale della sciabola femminile azzurra, da quando è stata inserita nel programma iridato — nel '99 a Seul. La terza di Gioia Marzocca, già bronzo nel 2001 e 2003. Il successo più importante della giornata della sciabolatrice napoletana del Gruppo sportivo dei carabinieri è stato nei quarti di finale, quando ha regolato 15-10 la numero 4 del ranking mondiale, Sara Jacobsen. Negli ottavi ha superato di una stoccata l'altra azzurra, Ilaria Bianco, dopo aver rimontato da 5-8 nei sedicesimi l'ucraina Khomrova che l'aveva eliminata agli Europei di luglio a Gand.
LE ALTRE AZZURRE - Si sono fermate prima Alessandra Lucchino (superata 15-8 nei sedicesimi dalla statunitense numero 2 del ranking, Zagunis) e Irene Vecchi (fuori al primo turno, battuta 15-11 dalla Lucchino). "Sono contento perché finalmente si comincia a vedere il lavoro dello staff — è il commento del c.t. Andrea Magro —. E' una medaglia che premia un settore intero e una ragazza che era stata esclusa dalla squadra pur essendo la migliore". L'oro è andato alla russa Natchaeva, che in finale ha superato 15-12 la cinese Tan Xue. Domani vanno in pedana i fiorettisti, in gara Andrea Baldini, Salvatore Sanzo, Andrea Cassarà e Simone Vanni.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 04/10/2007 20:41 | |
Mondiali: Baldini d'argento
A San Pietroburgo, il fiorettista livornese si conferma sul podio iridato. Anche questa volta, come l'anno scorso a Torino, cede in finale al tedesco Peter Joppich
SAN PIETROBURGO (Russia), 30 settembre 2007 - Un’altra medaglia per la scherma azzurra ai Mondiali. A salire sul podio con una medaglia d’argento è il fiorettista Andrea Baldini, battuto in finale 15-9 dal tedesco Joppich, come un anno fa alla rassegna iridata di Torino. E per la settima edizione di fila il fioretto azzurro non scende dal podio mondiale. Il 21enne livornese allievo di Paolo Paoletti paga una condizione fisica non perfetta, ha vomitato dopo l’assalto dei quarti contro Salvatore Sanzo che l’ha portato nella zona medaglie.
FINALE - In finale Baldini è partito benissimo, portandosi sul 3-0. Poi ha subito l’azione del tedesco, che ha piazzato un parziale di 11-1 che in pratica ha chiuso l’incontro. Dal 4-11 il fiorettista dell’Aeronautica ha reagito fino al 7-11, poi Joppich ha piazzato l’ultimo break per rivincere il titolo mondiale per il secondo anno consecutivo. Per Baldini è comunque un passo importante verso la qualificazione olimpica che porterà a Pechino solo due fiorettisti azzurri.
PAROLE D'ARGENTO - "Avrei potuto fare di più se la tensione della qualificazione olimpica non mi fosse costata così cara" dice alla fine Baldini, steso sulla moquette del palazzetto e in preda ai crampi. "Joppich è la mia bestia nera, peccato che me lo trovo sempre di fronte in finale. Se me lo battesse qualcuno prima. Il fatto di essere stato male prima della semifinale comunque non è una giustificazione, ho molto da lavorare per riuscire a batterlo con continuità".
ITALIA - Altri due azzurri sono finiti tra i primi 8: Toti Sanzo, che ha mancato l’appuntamento con la quarta medaglia mondiale, battuto nei quarti proprio da Baldini. E Simone Vanni, che torna ad alto livello dopo un 2006 opaco. Nono Andrea Cassarà, battuto da Vanni negli ottavi. Soddisfatto il c.t. Stefano Cerioni: "Baldini si conferma ad alto livello, peccato perché fisicamente non era al 100%. Ma sta crescendo, con l’esperienza vincerà anche questi incontri".
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 04/10/2007 20:42 | |
A secco le spadiste azzurre
Ai Mondiali di San Pietroburgo l'Italia, dopo le medaglie di Marzocca e Baldini, non va oltre il sesto posto della sorprendente Francesca Boscarelli. Deludono Del Carretto, Cascioli e Moellhausen
SAN PIETROBURGO (Russia), 1 ottobre 2007 - La spada femminile non regala medaglie all’Italia. Ma la sorpresa del giorno è Francesca Boscarelli, esordiente ai Mondiali. Ha chiuso con un sesto posto frutto di due successi prestigiosi (sulla francese Kiraly Picot e sulla russa Logounova) e di una sconfitta 15-12 contro la cinese Li Na. Il titolo è della tedesca Britta Heidemann, che in finale ha superato 14-10 la Li Na, dominatrice della coppa del Mondo.
MAMMA DI SPADE - La 25enne di Benevento, mamma di un bimbo di 5 anni, Giulio, raccoglie il risultato più prestigioso in carriera e salva la giornata difficile delle compagne. "Sono contenta perché era il mio esordio Mondiale, peccato per l’assalto con la Li Na. L’avevo ripreso, poi sull’11 pari ho avuto un calo e l’ho pagata". Già allieva di Sandro Cuomo, da marzo nell’Esercito, si allena alla Giannoni Caserta con Mario Renzulli.
Dopo l’eliminazione al primo turno di Bianca Del Carretto, la più regolare nella stagione, al secondo turno sono finite fuori anche Cristiana Cascioli (ko 15-10 con la russa Stroganova) e Nathalie Moellhausen (battuta 15-8 dalla cinese Zhong Weiping). "Dopo la nascita di Giulio ho dovuto ricominciare da capo - racconta la Boscarelli -, i risultati non sono arrivati subito, ma l’ultima stagione è stata positiva. E il successo ai tricolori di Napoli mi ha dato fiducia".
MONTANO - Domani scende in pedana Aldo Montano per il titolo individuale di sciabola. L’olimpionico di Atene è risalito al nono posto del ranking mondiale dopo il buon inizio di coppa del Mondo e in cerca di punti preziosi per la qualificazione olimpica. "I favoriti sono Podzniakov, Covaliu e Yakimenko. Ma tra i migliori ci sono anch’io. Mi piacerebbe rovinare la festa ai russi".
Spada donne. Trentaduesimi: Cascioli b. Hormay (Ung) 15-12; Moellhausen b. Alvarez (Ven) 15-7; Boscarelli b. Narita (Giap) 15-14; Magkanoudaki (Gre) b. Del Carretto 12-11.
Sedicesimi: Zhong Weiping (Cina) b. Moellhausen 15-8; Stroganova (Rus) b. Cascioli 15-10; Boscarelli b. Kiraly Picot (Fra) 15-10.
Ottavi: Boscarelli b. Logounova (Rus) 15-11.
Quarti: Li Na (Cina) b. Boscarelli 15-12.
Semifinali: Heidemann (Ger) b. Embrich (Est) 15-9; Li Na (Cina) b. Nisima (Fra) 8-7 al minuto supplementare.
Finale: Heidemann (Ger) b. Li Na (Cina) 14-10.
Classifica: 1. Heidemann (Ger); 2. Li Na (Cina); 3. Embrich (Ger) e Nisima (Fra); 5. Boscarelli; 24. Moellhausen; 32. Cascioli; 36. Del Carretto.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 04/10/2007 20:43 | |
Montano torna in alto: è d'argento
Ai Mondiali di San Pietroburgo lo sciabolatore azzurro, oro olimpico ad Atene 2004, torna nel giro medaglie dopo due anni e si arrende solo al russo Pozdiniakov, al quinto titolo iridato
SAN PIETROBURGO (Rus), 2 ottobre 2007 - Aldo Montano è d’argento della sciabola ai Mondiali di San Pietroburgo. In finale è stato battuto dal russo Stanislav Pozdniakov, oro olimpico individuale ad Atlanta '96, uno dei più grandi campioni della sciabola che ieri ha vinto il quinto oro Mondiale davanti al pubblico di casa. Il russo ha preso il largo dal 2-2 fino al 7-3, poi 10-5. L’azzurro in svantaggio 7-14 ha piazzato quattro stoccate di fila prima di cedere 15-11.
Per Montano è un ritorno importante, il 28enne livornese mancava l’appuntamento con le medaglie dall’oro europeo 2005. Lo sciabolatore azzurro, olimpionico ad Atene 2004, è arrivato in finale con un cammino cominciato con un po’ di fatica. Nei trentaduesimi ha superato il baby russo Reshnetikov 15-14. Nei sedicesimi contro l’altro azzurro Davide Occhiuzzi ha preso il largo dal 9 pari, con una difesa meravigliosa che ha aperto la strada al 15-10. Nessun problema per spazzare via il campione europeo, lo spagnolo Pina negli ottavi. La prova per ritornare nel giro delle medaglie è stata dura. Nei quarti Montano si è trovato davanti Vladimir Lukashenko, l’ucraino campione del mondo 2003 a L’Avana. Dopo un avvio in salita, in cui si è trovato sotto di 5 stoccate a zero, l’azzurro ha centrato un parziale irresistibile di 11-1 che gli ha aperto le porte per la seconda semifinale mondiale della carriera. Nell’ultima, a L’Avana nel 2003, aveva chiuso con il bronzo. Per tornare nel giro delle medaglie in semifinale Montano non ha lasciato scampo al 22enne tedesco Nicolas Limbach. Dopo aver concesso la prima stoccata, il livornese ha preso il largo fino all’8-3, ha contenuto la reazione del tedesco fino all’8-7 e poi ha accelerato fino al 15-11 finale.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 04/10/2007 20:43 | |
Confalonieri è di bronzo
Ai mondiali di San Pietroburgo, il carabiniere milanese si arrende in semifinale all'ungherese Kulcsar che poi vince l'oro della spada. "Ho sognato di fare come Trezeguet nel derby, vorrà dire che mi rifarò nella gara a squadre"
SAN PIETROBURGO (Russia), 3 ottobre 2007 - La spada azzurra è di nuovo sul podio mondiale. Sei anni dopo l’oro di Paolo Milanoli a Nimes, è il carabiniere milanese Diego Confalonieri a portare un bronzo. In semifinale si è arreso al 38enne ungherese Krisztian Kulcsar. "Sono contento per come è andata la giornata, ma un po’ deluso per l’occasione persa. E’ la mia prima medaglia importante, peccato non sia stata più di peso". La semifinale è stata emozionante. Con Confalonieri in svantaggio 3-7 e capace di risalire fino al 7 pari. Poi di nuovo sotto 11-14 e capace di rimontare fino al 14 pari.
SPADA BIANCONERA - "Lì ho sognato di essere come Trezeguet nel derby contro il Torino - ha detto lo spadista di fede juventina -, o di fare come la Juve quando contro la Fiorentina era sotto 0-2 e vinse 3-2, qualche stagione fa". Invece la stoccata decisiva l’ha piazzata l’ungherese, tornato dopo una stagione di inattività e alla fine campione del mondo (in finale ha superato il francese Boisse 15-12). "Peccato, ci conosciamo bene, ci siamo allenati insieme a Tirrenia. Vuol dire che mi rifarò con la gara a squadre, quella più importante per la qualificazione olimpica. La scherma è uno sport individuale ma lì dobbiamo essere uniti. Ci vorrebbe una medaglia per essere sicuri di andare a Pechino".
SOCIETA' DEL GIARDINO - Ventotto anni di Bresso (Mi), Confalonieri si allena alla Società Giardino di Milano con Angelo Mazzoni. Un anno fa a Torino si era arreso a un passo dalle semifinali, ora raccoglie la prima medaglia importante in carriera. "La scorsa stagione è stata quella dell’esplosione a livello internazionale per me, che prima vincevo solo in Italia. Un altro passo avanti. Il bronzo è dedicato alla mia famiglia, alla mia fidanzata (la sciabolatrice azzurra Francesca Buccione, ndr), e a tutti i miei maestri". Domani l’ultima prova individuale, tocca al fioretto femminile di Margherita Granbassi (campionessa in carica), Giovanna Trillini, Valentina Vezzali e Ilaria Salvatori. L’anno scorso a Torino finì con una meravigliosa tripletta.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 04/10/2007 20:44 | |
Il fioretto rosa è azzurro
Vezzali al 5° oro iridato
Ai Mondiali di San Pietroburgo podio tutto italiano: in finale la 33enne jesina batte 11-8 la campionessa uscente Margherita Granbassi. Bronzo per l'eterna Giovanna Trillini
SAN PIETROBURGO (Russia), 4 ottobre 2007 - Immensa Valentina Vezzali. La fiorettista di Jesi (An) trionfa contro la Granbassi. Nella rivincita della finale di un anno fa a Torino, dove cedette per una stoccata al minuto supplementare, la fuoriclasse marchigiana si è ripresa il titolo mondiale, il quinto in carriera. L'oro della Vezzali arriva al termine di una giornata in cui non ha lasciato alle avversarie più di sette stoccate. Una corsa iridata cominciata al primo turno con la venezuelana Suarez (15-4), poi nei sedicesimi con la francese Moumas (14-5), negli ottavi con la tedescha Schache (15-6). Nei due derby azzurri ha vinto 15-7 nei quarti contro Ilaria Salvatori (che chiude al sesto posto) e poi 15-6 in semifinale contro Giovanna Trillini.
PODIO AZZURRO - La finale è stata tesissima, con la Vezzali avanti 3-2 dopo i primi tre minuti. Decisa la reazione della Granbassi, che si è poi portata sul 5-3. Da questo momento la jesina ha raccolto un break di 5-1 che si rivela decisivo: si chiude 8-7, nonostante i tentativi della Granbassi che a 13 secondi dalla fine raggiunge la parità. E' la moviola ad assegnare alla Vezzali la nona stoccata, a 6 secondi dallo scadere. Ne arrivano altre due in pochi secondi. Valgono oro, il quinto di una carriera immensa. Ma la festa è di tutto il fioretto femminile, che centra la seconda tripletta consecutiva con il bronzo di Giovanna Trillini, battuta in semifinale dalla Vezzali. Dopo le gare individuali l'Italia ha già eguagliato il bottino finale di Torino 2006 con un oro, tre argenti e tre bronzi. E ha portato atleti in tutte le finali a 8 delle tre armi.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 06/10/2007 16:08 | |
Sciabolatori azzurri: bronzo
Ai Mondiali di San Pietroburgo altra medaglia per Aldo Montano e compagni che dopo avere perso in semifinale con la Francia hanno superato l'Ucraina per il bronzo. Spada donne giù dal podio
SAN PIETROBURGO (Russia),6 ottobre 2007 - Un’altra medaglia per Aldo Montano e gli scibolatori azzurri ai Mondiali. Nella prova a squadre hanno battuto l’Ucraina 45-44 e sono di bronzo. Un risultato che vale doppio, perché la squadra di sciabola è alla ricerca di punti preziosi per la qualificazione olimpica. Una conferma del ritorno ad alti livelli di Montano. Nella finale per il terzo posto l’olimpionico livornese è salito in pedana per l’ultimo assalto, con l’Ucraina in vantaggio 40-39 dopo che l’Italia era stata avanti 20-4 e 35-25. Montano si è portato sul 44-41, ha subito la rimonta di Shturbabin fino al 44 pari, poi ha piazzato la stoccata decisiva: 45-44. "Potevamo forse fare di più con a Francia in semifinale - ha detto Montano -, ma loro rimangono la nostra bestia nera".
RIMONTA - Ad aprire la strada per le semifinali è stata l’incredibile rimonta di Gigi Tarantino: con un 16-4 sul bielorusso Lapkes ha rilanciato gli azzurri, da 24-35 al 40-39 che Montano ha poi chiuso 45-39. Soddisfato il c.t. Andrea Magro, che ha preso in mano la sciabola azzurra dopo l’esonero di Christian Bauer, poco più di un anno fa. "E’ un bronzo importante per noi, ci consentirà di ricominciare a gennaio con un altro spirito. Mancano ancora quattro gare per la qualificazione olimpica, ce la giochiamo con Bielorussia e Ucraina. Ripartiamo con un altro spirito".
SPADA - Niente da fare per le azzurre della spada, campionesse europee a Gand a luglio. Contro l’Estonia nei quarti è arrivata una sconfitta per una stoccata (27-28), poi nel girone per il 5° posto Del Carretto, Moellhausen, Cascioli e Boscarelli hanno battuto la Polonia ma hanno ceduto all’Ungheria 45-34.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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| 07/10/2007 19:20 | |
Italia: spadisti d'argento
Ai Mondiali di San Pietroburgo gli azzurri si arrendono alla Francia (45-38) ma tornano sul podio dopo dieci anni. Delusione dal Dream Team del fioretto femminile, sconfitto nei quarti dal Giappone
SAN PIETROBURGO (Russia), 7 ottobre 2007 - La spada azzurra torna su un podio mondiale dieci anni dopo l’ultimo bronzo. Diego Confalonieri, Alfredo Rota, Stefano Carozzo e Matteo Tagliariol hanno chiuso con l’argento dopo essere stati superati dalla Francia 45-38. E’ un argento che lancia l’Italia verso una tranquilla qualificazione olimpica.
L’Italia è rimasta attaccata al match fino al penultimo assalto, con Alfredo Rota che si è avvicinato per due volte a meno 1 (28-29 e 29-30) con Robeiri, che ha piazzato però il 31-29 e lanciato i fratelli Jerome e Fabrice Jeannet.
Per centrare la finale gli azzurri avevano battuto l’Ungheria numero 1 del ranking 32-27. Carozzo ha ricucito il primo svantaggio e firmato il 19-17, Rota ha tenuto e Confalonieri ha chiuso 32-27 contro Boczko. Nei quarti era arrivato un successo più sofferto contro l’Ucraina. In vantaggio 29-28 a 20 secondi dalla fine, Confalonieri si è fatto riprendere fino al 30 pari e ha poi piazzato la stoccata decisiva nel minuto supplementare contro Nikishin: 31-30.
Sorpresa nel fioretto femminile. Il Dream Team è stato battuto dal Giappone nei quarti: 17-16 al minuto supplementare, con la Sugawara a piazzare il tocco contro la Vezzali.
dal nostro inviatoMarisa Poli
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